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L'arte magica di Salomone nella tradizione ecc.
il Salomone. La patina si riaveva così guarita (passi il termine),
a smalto verde-scuro e solido in ambo i lati della medaglia, e le su-
bulliture e i detrioramenti rimanevano cicatrizzati e quasi invi-
sibili. La medaglia, che, nello stato in cui fu rinvenuta,erasi presen-
tata con un lato informe assolutamente e con deterioramenti
anche ad azione progressiva, onde poteva deperire man mano pure
il lato buono della medaglia stessa, oggi, dopo i risultati ottenuti
coi miei trattamenti elettrochimici di restauro, è stata restituita
all'esame ed allo studio, nelle migliori condizioni possibili chimico-
fìsiche ed estetiche (come può vedersi dalle riproduzioni) non solo ;
ma anche sterilizzata, e immunizzata da nuove azioni di rifioriture.
Quanto alla tecnica di questa medaglia (ed è già ora che se ne
tratti riguardo a tutti i monumenti antichi giunti fino a noi), devo
notare che la laminatura della sottile piastrina si dimostra ese-
guita a martello, ed alquanto sommaria ; nè l'incisore si è molto
preoccupato di eguagliarla a lima, a pomice o a raschietto.
Il lavoro d'incisione deve riconnettersi a quello degli antichi
anelli di metallo incisi ad uso sigillo, e si rivela eseguito con due soli
ferri : un bulino ad unghietta, col quale è stata fatta la massima
parte dell'incisione, ed un bulino a ta'glio mezzo tondo, usato in
alcuni, pochi, particolari : e cioè quasi la stessa tecnica adoperata
da gli antichi incisori degli specchi romani, dei diplomi militari e
delle tabulae defixionum, tecnica che si riconnette poi con quella,
più antica, degli specchi etrusco-greci e delle ciste.
In rispondenza all'età cui risale il .pezzo, che è quella età
imperiale romana in cui l'arte era decadente, l'incisione si rivela
eseguita con mano ben sicura del proprio arnese.
L'arte magica di Salomone nella tradizione ecc.
il Salomone. La patina si riaveva così guarita (passi il termine),
a smalto verde-scuro e solido in ambo i lati della medaglia, e le su-
bulliture e i detrioramenti rimanevano cicatrizzati e quasi invi-
sibili. La medaglia, che, nello stato in cui fu rinvenuta,erasi presen-
tata con un lato informe assolutamente e con deterioramenti
anche ad azione progressiva, onde poteva deperire man mano pure
il lato buono della medaglia stessa, oggi, dopo i risultati ottenuti
coi miei trattamenti elettrochimici di restauro, è stata restituita
all'esame ed allo studio, nelle migliori condizioni possibili chimico-
fìsiche ed estetiche (come può vedersi dalle riproduzioni) non solo ;
ma anche sterilizzata, e immunizzata da nuove azioni di rifioriture.
Quanto alla tecnica di questa medaglia (ed è già ora che se ne
tratti riguardo a tutti i monumenti antichi giunti fino a noi), devo
notare che la laminatura della sottile piastrina si dimostra ese-
guita a martello, ed alquanto sommaria ; nè l'incisore si è molto
preoccupato di eguagliarla a lima, a pomice o a raschietto.
Il lavoro d'incisione deve riconnettersi a quello degli antichi
anelli di metallo incisi ad uso sigillo, e si rivela eseguito con due soli
ferri : un bulino ad unghietta, col quale è stata fatta la massima
parte dell'incisione, ed un bulino a ta'glio mezzo tondo, usato in
alcuni, pochi, particolari : e cioè quasi la stessa tecnica adoperata
da gli antichi incisori degli specchi romani, dei diplomi militari e
delle tabulae defixionum, tecnica che si riconnette poi con quella,
più antica, degli specchi etrusco-greci e delle ciste.
In rispondenza all'età cui risale il .pezzo, che è quella età
imperiale romana in cui l'arte era decadente, l'incisione si rivela
eseguita con mano ben sicura del proprio arnese.