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II primo consolato
Il frammento marmoreo scritto, di m. 0,50 0,35, tornato alla
luce in Lanuvio, _ nell'oliveto Frediani-Dionigi che si estende
dirimpetto alla villa di detti signori e più precisamente ai piedi
di un muro che corre lungo la linea di confine col sovrastante
villino Consolo, sembra che possa ricolmare esaurientemente la
grande lacuna cronologica. Esso oggi adorna la raccolta antiquaria
dei Frediani-Dionigi,, ed indubbiamente doveva appartenere al
tempio di Giunone Sispita, poicnè si rinvenne proprio ai piedi ed
a poca distanza da questo monumento. Però la perdita quasi com-
pleta dell'epigrafe impedisce purtroppo di conoscere quale av-
venimento avesse offerto l'occasione ai Lanuvini di scolpire quel
marmo. E intanto, con l'augurio che in grazia di un novello rin-
venimento presto possa completarsi il testo dell'epigrafe, per ag-
giungere un nuovo fasto alla storia del celebre santuario di La-
mi vium, si presenta ciò che è restato dell'iscrizione e di cui i vv. 2
e 3, che racchiudono la data consolare, vengono restituiti nel modo
che segue :
vr-vnu'-\i
L F7psTANO-messalla
L. Cat ilio ■ severo
____Xno-cos
Ora il nome di L. Vipstanus Messalla appare una sola volta
nei fasti consolari e precisamente tra i consoli del 115 d. Cr., col
collega M... Paedo Vergilianus o Vergelianus (1), che, secondo
Dione (2), morì poco dopo assunto l'ufficio. Ma, fino alla scoperta
(!) Ct. C. I. L., VI, 31148 e 32637; XV, 20-22.
(*) Pio., ep., LXVIII, 25: « u>v eTg xai ò TléS(a ó imarog èyéveio xal
*vdvg re yàg (instavi ». .
II primo consolato
Il frammento marmoreo scritto, di m. 0,50 0,35, tornato alla
luce in Lanuvio, _ nell'oliveto Frediani-Dionigi che si estende
dirimpetto alla villa di detti signori e più precisamente ai piedi
di un muro che corre lungo la linea di confine col sovrastante
villino Consolo, sembra che possa ricolmare esaurientemente la
grande lacuna cronologica. Esso oggi adorna la raccolta antiquaria
dei Frediani-Dionigi,, ed indubbiamente doveva appartenere al
tempio di Giunone Sispita, poicnè si rinvenne proprio ai piedi ed
a poca distanza da questo monumento. Però la perdita quasi com-
pleta dell'epigrafe impedisce purtroppo di conoscere quale av-
venimento avesse offerto l'occasione ai Lanuvini di scolpire quel
marmo. E intanto, con l'augurio che in grazia di un novello rin-
venimento presto possa completarsi il testo dell'epigrafe, per ag-
giungere un nuovo fasto alla storia del celebre santuario di La-
mi vium, si presenta ciò che è restato dell'iscrizione e di cui i vv. 2
e 3, che racchiudono la data consolare, vengono restituiti nel modo
che segue :
vr-vnu'-\i
L F7psTANO-messalla
L. Cat ilio ■ severo
____Xno-cos
Ora il nome di L. Vipstanus Messalla appare una sola volta
nei fasti consolari e precisamente tra i consoli del 115 d. Cr., col
collega M... Paedo Vergilianus o Vergelianus (1), che, secondo
Dione (2), morì poco dopo assunto l'ufficio. Ma, fino alla scoperta
(!) Ct. C. I. L., VI, 31148 e 32637; XV, 20-22.
(*) Pio., ep., LXVIII, 25: « u>v eTg xai ò TléS(a ó imarog èyéveio xal
*vdvg re yàg (instavi ». .