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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 46.1918

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Pansa, Giovanni: Il XC milliario della Valeria-Claudia e l'itinerario di P. Ovidio Nasone da Roma a Sulmona
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https://doi.org/10.11588/diglit.14888#0211
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// xc milliario della Valeria-Claudia

quelli che si fanno oggi, sonnecchiando, in ferrovia, calcolando
tutt'al più il tempo che s'impiega da un paese all'altro, senza darsi
pensiero della distanza.

Per i viandanti del tempo d'Ovidio ogni colonna milliaria
che si sorpassava, dava luogo ad un respiro di sollievo, costituiva
una nuova tappa superata, un'occasione di più per rinfrancarsi della
stanchezza del viaggio che, specialmente in regione montuosa, do-
veva riuscire pieno d'incomodi e di disagi. Facientibus iter multimi
delrahunt fatigationis notata inscriptis lapidibus spatia,. diceva Quin-
tiliano (]); e soggiungeva più tardi Rutilio Numaziano, a riguardo
dei termini lapidei che segnavano le strade :

Intervalla viae fessis praestare videtur
Qui notai inseriptus milia crebra lapis (2).

-Le mansioni che venivano ad incontrarsi lungo i viaggi, erano
luoghi di sosta e d'asilo, ed i viandanti vi s'indugiavano per rifocil-
larsi, come per dare riposo ai vehicularii, redharii, jumentarii in

(') Instit. orai. IV, 5, 22. « Hi lapides literis pieni, ut viara viatoribus
dicerent, item sententiis insignibus (listinoti, ut viatores meliores laetioresque
evaderent ». Cfr. Lamenti Jos., Polymathia, Lugd. MDCLXVI, pag. 72. In-
fatti le iscrizioni apposte ai termini milliarii ed altre affìsse alle Tabemae, cau-
ponae, ecc., contenevano motti scherzosi e sentenze varie, atti a sollevare lo
spirito depresso dei viandanti, a causa dello strapazzo del viaggio, ovvero ser-
vivano a richiamare la loro attenzione sulla bontà dei cibi che ivi si vendevano.
Cfr. l'Index nel Parthey e Pinder (Itin. Antonin. Aicg. Berlin, 1848) ; Fried-
lander, Darstellungen a u s der Sittengeschichte Roma. II, 1910, pp. 1-292. Intorno
alle soste dei viaggiatori ed al loro trattamento negli ìiospitia e nelle tabemae,
-cfr. anche Marquardt, Handbuch,\, 2, pag. 83;Mommsen, Inscript. Rcgn. Neap.
5078 ; Bull. Ardi. Neap. VI, 1 ; 0. Jahn, Berichte d. Sachs Gescllsch. d.Wissensch.
Phil. Class., 1861, pag. 369; Jordan, Arch. Zeit, 1870, pag. 75; Ledere, Des
joumaux chez les Romains, pag. 300 et suiv. ; Fournier Ed., Ilist. des hótelleries,
toni. I, Paris, 1859, pag. 63 suiv.

(2) Rutil. Numat., Itin., II, 8, Edit. Nisard (Paris, 1865). Intorno ai
viaggi dei romani, ved. Friedliinder L., Moeurs rom. du regne d'Auguste, otc,
(Trad, Ch. Vogel, 1865-74), toni. II, « Les voyages des Romains », pag. 85 sg.;
Mommsen-Marquardt, Man. d'Antiq. rom., toni; XIV « La vie privóe des ro-
mains », trad. Henr}', Paris, 1892, pag. 175 suiv.
 
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