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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 46.1918

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Solari, Arturo: Per la rete stradale antica della Spagna
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https://doi.org/10.11588/diglit.14888#0224
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214 Per la rete stradale antica della Spagna

La continuazione verso sud trovava un capo stradale prima a
Castulo, nel quale punto c'era come la barriera tra la Spagna Cite-
riore e la "Betica. In questo secondo tronco della via Augusta limiti
estremi erano Valentia e Castulo e tappe intermedie le seguenti:

Saetabis Libisosa

Ad Turres Mentesa

Ad Atos Mariana

Ad Palem Ad duo Solatia

Saltigi Ad morum (r).

Parietinae

Tale è la disposizione e l'andamento del tratto medio della via.
Originariamente la direzione era rivolta più verso l'esterno, lungo la
costa del mare. E di questo è lecito trovare la conferma nella fonti
letterarie. Straberne (2) descrivendo, come ci è giunta la lezione, la
doppia linea, nota che attualmente la direzione del tronco volgeva
lungo la costa marittima ; mentre prima andava nell'interno del
paese. Come si vede l'ordine è capovolto, e l'errore del passo, proba-
bilmente non imputabile al geografo, si rileva dalla confusione palese
del passo stesso : poiché prima si afferma che la via si scosta alquanto

detti di Vicarello (C. I.L. XI, 32S1-3284) si presentano più completi, riferendo
alcune stazioni elio non compaiono in quelli Antoniniani ; come Gerunda
Semproniana, Sub Saltn, Ad Nova. È certo die queste differenze sono in rela-
zione alla diversità del tempo in cui gli Itinerarii furono redatti. È probabile
che la guida di Vicarello ci offra una redazione di un privato, nella quale sono
notati dei particolari che naturalmente si omisero in quella ufficiale impe-
riale, come sono gli Antoniniani. Al di sopra della Guida, per antichità di date,
sono conseguentemente le liste di Polibio (III,-39), e di Strabene (III, 160),
i quali c'informano del tracciato della più antica via iberica.

(1) IL Vie. III-IV.

(2) Nel luogo citato : nQÓrcQOP iàèv oìV 3ià /usaov roti neilov xal Eye-
Xciarns avféptuvei> sìvai xrjv òóòv x«Xe.i7}v xal noX^t', vvvl di ini xà ngòg
BhXutt/] jUf'pfl ns-ioitjX(taiv aixrjv, ènixpavuvaav ixóvov tot) Z^oii'oVvxos, etg
xaìnò <Fè ieivoveai' iTj ngoxfQq, rii nso't Kaat'AOia xal '0§ovXxmva ecc.
 
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