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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 46.1918

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Solari, Arturo: Per la rete stradale antica della Spagna
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https://doi.org/10.11588/diglit.14888#0231
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Per la rett stradale antica della Spagna

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in direzione di ovest ; il quale tronco però, come si presenta, era ri-
volto per la comunicazione, se non con la Gallia, certo coll'estremo
imite della provincia. Ed appartengono a questo tracciato alcuni
miliari che non è possibile attribuire ad una deviazione per le Gallie
da Asturica. Sono i cippi trovati tra Cara e Pompaelo, proprio
sulla direzione della linea per nord (*), i quali, ammettendo che si
fossero trovati su una linea Virovesca-Cara-Pompaelo, non potreb-
bero conciliare la misurazione dell'itinerario che risulta di 93 miglia
e che quindi presuppone una* comunicazione diretta tra i due centri
tarraconesi.

Ma evidentemente la via di Tarracone passando, secondo
Strabone (2) per Ilerda e Osca doveva poi. toccare Caesaraugusta,
dove proseguiva a ovest per le mansioni che l'Itinerario Antoni-
niano (390,2-395,4) indica : Cascantum, Calagurris, Verela, Tri-
tium, Libia, Segasamunclum, Virovesca, Segisamo, Lacobriga, Ca-
melia, Lance. Proprio da questa via che risaliva la corrente dell'Ebro
si staccavano i due tronchi settentrionali rivolti ai Pirenei, l'uno
da Virovesca e l'altro da Osca (*),

Le guide pongono come termine della via dell'Ebro la Legio VII
Gemina, e su questa doveva coincidere una strada per Asturica.
Però due erano le diramazioni da Asturica per la costa marittima,
delle quali una chiaramente riuniva i centri a sud dell'Ebro e doveva
la sua origine al capoluogo di Augostobriga, dal quale irradiavano le

(!) C. 1. L. Il, 4904-4909 e 4910. La cronologia di questi cippi è conte-
nuta largamente nei limiti tra la fine dell'impero di Augusto e la durata di
quello di Costantino.

(2) Il geografo dà le distanze dei luoghi tracciando in pari tempo il per-
corso : dié%Ei (l'è fj V.ÉQÒa. . . TitQQttxwi'OS eff noòs vóiov niQÌ rsigaxoatovs
éZrjxovtcc, nnòs (CQ/.roy ót ' Oaxag neviuxooiovg t£Tztt(>ity.oi'T«.

(3) V. IL ant. 453, 5-455, 7: dr. Hùbner, in C. I. L. II, p. 650, dove si
trovano riunite le iscrizioni miliari superstiti. Ma elei tratto della via sono
sicure soltanto la 4902 e la 4903. Le altre, come sopra ho già osservato, si rife-
riscono ad un altro tronco pure deviante dalla linea lungo l'Ebro. Non è lon
tano dal vero che questo ramo da Virovesca a Pompaelo sia recente, se il ricordo
epigrafico lascia supporre la costruzione durante l'impero di Costantino.

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