ERSILIA CAETANI CONTESSA LOVATELLI
Ersilia Caetani nacque il 12 ottobre 1840 da Don Michelan-
gelo Principe di Teano, e da Callista Rzewuska, dama, di fine
spirito e di grande cultura artistica, scrittrice e compositrice
di musica. Della famiglia paterna nulla e necessario ricordare,
essendo ben noto quanta parte di storia sia collegata con la pro-
genie illustre dei Caetani. Discese doppiamente per li rami, in
tutto l'essere della. Contessa, la fine sensibilità dello spirito, l'amore
per gli stridii e per l'arte: poiché se la madre fu donna di nobile
ingegno, il padre fu anch'egli uomo di cultura eccezionale e di
grande animo.
Issata da tali genitori, la bambina Ersilia rimase ben pre-
sto — a due anni e mezzo — orfana della madre e fu affidata alle
ture di una governante, che la Contessa ricordava sovente con
parole di tenero affetto, come per una seconda madre. Anche
questa buona e provvida educatrice dei primi anni della fan-
ciullezza scomparve, quando Ersilia contava circa quattordici
anni, e grande fu il suo dolore, piccola, nell'animo tenerissimo,
la virtù della rassegnazione. E in questo momento -—nell'alba
della vita spirituale di una donna superiore — apparve, come nello
sfondo lontano di un quadro dell'età romantica, la nobile, austera
Ersilia Caetani nacque il 12 ottobre 1840 da Don Michelan-
gelo Principe di Teano, e da Callista Rzewuska, dama, di fine
spirito e di grande cultura artistica, scrittrice e compositrice
di musica. Della famiglia paterna nulla e necessario ricordare,
essendo ben noto quanta parte di storia sia collegata con la pro-
genie illustre dei Caetani. Discese doppiamente per li rami, in
tutto l'essere della. Contessa, la fine sensibilità dello spirito, l'amore
per gli stridii e per l'arte: poiché se la madre fu donna di nobile
ingegno, il padre fu anch'egli uomo di cultura eccezionale e di
grande animo.
Issata da tali genitori, la bambina Ersilia rimase ben pre-
sto — a due anni e mezzo — orfana della madre e fu affidata alle
ture di una governante, che la Contessa ricordava sovente con
parole di tenero affetto, come per una seconda madre. Anche
questa buona e provvida educatrice dei primi anni della fan-
ciullezza scomparve, quando Ersilia contava circa quattordici
anni, e grande fu il suo dolore, piccola, nell'animo tenerissimo,
la virtù della rassegnazione. E in questo momento -—nell'alba
della vita spirituale di una donna superiore — apparve, come nello
sfondo lontano di un quadro dell'età romantica, la nobile, austera