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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 53.1925

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https://doi.org/10.11588/diglit.13734#0322
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NOTE BIBLIOGRAFICHE

Marcel Durry, Musée de Cherchel, Supplement. Paris, Leroux,
1924.

Il suolo dell'antica Cesarea è così ricco di resti della civiltà
classica, e gli scavi — specialmente quelli del Waille nel 1901-
1904 — sono stati così fruttiferi che il museo si è arricchito, in
questi ultimi tempi, di numerose opere d'arte, alcune delle quali
veramente notevoli. Perciò, il catalogo pubblicato trenta anni fa
dal Gauckler nella Collection des Musées de VAlgerie et de la Tunisie
cominciava ad essere troppo arretrato e troppo pieno di lacune,
per cui si sentiva la necessità di un supplemento. A ciò ha prov-
veduto egregiamente il dottor M. Durry, membro della Scuola
francese di Roma e di recente nominato professore a l'Univer-
sità di Grenoble, con un bel volume ornato di XVII tavole.

Dirò subito che in sul primo momento dispiace che l'autore
si sia attenuto col suo lavoro su piano stabilito ancora quando
sorse la collezione, e cioè circa mezzo secolo fa ; ma se si ripensa
che la collezione di Cherchel è mantenuta secondo il primi-
tivo ordinamento, e che l'odierno catalogo non è altro che un
supplemento di quello del Gauckler, non se ne può fare una
colpa al Durry. Che anzi questi, allo scopo di evitare una stri-
dente sconcordanza tra i due cataloghi (quello dei Gauckler
ed il proprio), ha consacrato un importante capitolo alle statue
già descritte dal suo predecessore e che da allora sono state og-
getto di molti studi.

La prima parte tratta di tutte le antichità trovate a Cher-
chel, compresi alcuni avanzi della civiltà egiziana. Le iscrizioni,
le monete, i mosaici, le terre cotte, i vetri, ecc., ci fanno rivivere
la storia di Iol, di questa colonia cartaginese, divenuta poi la
capitale di Giuba II, che sognò di trasformarla in una Atene
africana.

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