Di tre chiese medievali ecc.
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di XII denarii. Nel sec. XII apparteneva al monastero di S. Gre-
gorio ad clivum Scauri: la bolla con la quale Bonifazio Vili,
il 16 giugno 1299 (ripetendo una bolla precedente d'Inno-
cenzo IV, del 25 giugno 1249), conferma al monastero le sue
possessioni (Mittarelli, Ann. Gamaldulenses,\r, p. 342, n. 202),
annovera fra ]e chiese dipendenti dal monastero S. Ma-
riae in Petratta cum pertinentiis suis In un documento
de] 17 gennaio 1216 un Octavianus clericus dispensato?' et rec-
tor ecclesiae S. Mariae in Petroccio iuris et dominii monasterii
tS. Gregorii in clivo Scauri pertinentis dà in affitto una casa
che viene descritta come segue : posita Romae in regione
curlis dompne Micine prope dictam meam ecclesiam, cui a tribus
lateribus via est, quartam, finem non habet quia triangola est
(Mittarelli, Annales Camaldulenses, IV, p. 340, n. 210). La
curtis domnae Miccinae dava il nome ad una chiesuola della
Madonna, che nel catalogo di Torino (n. 215) viene registrata
insieme con S. Lorenzo de Palpitano (presso la Consolazione)
e l'ospedale S. Iacobi Altipassus (S. Eligio dei Ferrari), e me-
desimamente dal Signorili, che lo chiama semplicemente S. Maria
de corte (2). Oltracciò l'Anonimo Magliabecchiano (Jordan.
IT, p. 632 ; Urlichs, Godex topogr., p. 164) racconta che in sum-
rnitate arcis a latere porticus Crinorum fuit templuni Iovis Op-
timi Maximi, id est supra corte domne Micine quod adhuc satis
de eo apparti, et introitus voeatur Salvator in Maxinii[ni]s ; e,
poiché la chiesa di S. Salvator de Maximinis stava vicina a
S. Maria de Guinizo nella via dei Saponari, quasi dirimpetto
si palazzo che fu dell'Istituto archeologico germanico, così
(1) Le copie del Mittarelli in gran parte non vengono dagli originali,
ina dal regesto composto circa il 1500 dal notaro Tranquillo de Romaulis,
le cui copie, specialmente per i nomi proprii. non sono prive di errori.
Ved. Stevenson, Bull, comun. 1888, p. 292 ; Kehr IP. I, p. 104.
(2) Questa posizione del nome nei cataloghi m'impedisce di accettare*
l'ubicazione della contrada curtis domne Miccinae fra il vicolo della Bufala
•e S. Maria in Portico, indicata sulla pianta del Marchetti-Longhi.
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di XII denarii. Nel sec. XII apparteneva al monastero di S. Gre-
gorio ad clivum Scauri: la bolla con la quale Bonifazio Vili,
il 16 giugno 1299 (ripetendo una bolla precedente d'Inno-
cenzo IV, del 25 giugno 1249), conferma al monastero le sue
possessioni (Mittarelli, Ann. Gamaldulenses,\r, p. 342, n. 202),
annovera fra ]e chiese dipendenti dal monastero S. Ma-
riae in Petratta cum pertinentiis suis In un documento
de] 17 gennaio 1216 un Octavianus clericus dispensato?' et rec-
tor ecclesiae S. Mariae in Petroccio iuris et dominii monasterii
tS. Gregorii in clivo Scauri pertinentis dà in affitto una casa
che viene descritta come segue : posita Romae in regione
curlis dompne Micine prope dictam meam ecclesiam, cui a tribus
lateribus via est, quartam, finem non habet quia triangola est
(Mittarelli, Annales Camaldulenses, IV, p. 340, n. 210). La
curtis domnae Miccinae dava il nome ad una chiesuola della
Madonna, che nel catalogo di Torino (n. 215) viene registrata
insieme con S. Lorenzo de Palpitano (presso la Consolazione)
e l'ospedale S. Iacobi Altipassus (S. Eligio dei Ferrari), e me-
desimamente dal Signorili, che lo chiama semplicemente S. Maria
de corte (2). Oltracciò l'Anonimo Magliabecchiano (Jordan.
IT, p. 632 ; Urlichs, Godex topogr., p. 164) racconta che in sum-
rnitate arcis a latere porticus Crinorum fuit templuni Iovis Op-
timi Maximi, id est supra corte domne Micine quod adhuc satis
de eo apparti, et introitus voeatur Salvator in Maxinii[ni]s ; e,
poiché la chiesa di S. Salvator de Maximinis stava vicina a
S. Maria de Guinizo nella via dei Saponari, quasi dirimpetto
si palazzo che fu dell'Istituto archeologico germanico, così
(1) Le copie del Mittarelli in gran parte non vengono dagli originali,
ina dal regesto composto circa il 1500 dal notaro Tranquillo de Romaulis,
le cui copie, specialmente per i nomi proprii. non sono prive di errori.
Ved. Stevenson, Bull, comun. 1888, p. 292 ; Kehr IP. I, p. 104.
(2) Questa posizione del nome nei cataloghi m'impedisce di accettare*
l'ubicazione della contrada curtis domne Miccinae fra il vicolo della Bufala
•e S. Maria in Portico, indicata sulla pianta del Marchetti-Longhi.