144
P. Spezi
l'articolo dell'Huelsen ; come, sempre, nelle Aggiunte a pag. 593,
è detta Post S. Gregoriani; invece la forma precisa, data dal
Fabre e trascritta per intero dall'Huelsen stesso alla pag. 21,
sotto il N. 148, è Post Gregorium, nè v'è correzione, nè os-
servazione a piè pagina, nè nelle Aggiunte. Ora si sa che questo
Catalogo è stato redatto seguendo l'ordine alfabetico delle chiese,
e solo qualche volta la topografia si accorda con questa dispo-
sizione, quindi in questo punto non trovasi una forte ragione
per credere che si parli di località vicine al Celio: se poi si
aggiunge che la genuina forma dev'essere Post Gregoriani, si
può anche dubitare che non si tratti neppure di una località
ecclesiastica e che si dovesse ricercare, prima di tutto, chi fosse
questo Gregorio, o dove fosse questo luogo tanto noto da non
essere necessario di meglio precisarlo. Ma è inutile che insi-
stiamo nel vago campo delle congetture, quando, per chiarire
ogni cosa e soddisfare ogni curiosità, basta mostrare ai nostri
lettori il testo esatto e fotografato che noi abbiamo la fortuna
di possedere. Qui riproduciamo solamente il passo del codice
dove trovasi la chiesa che c'interessa, con poche altre prima e
altre poi. Essa chiesa è la quarta del passo che riportiamo; e
si può immaginare quale sia stata la nostra meraviglia nel
constatare che, ivi, dopo l'abbreviata dicitura di S. Laurentius,
non incontrasi affatto nè Gregorium, nè tanto meno S. Grego-
riani, bensì un p' (abbreviazione o di post, o di prope, come
noi preferiamo), indi un s', nella forma serpeggiante adoperata
indifferentemente insieme con l'altra s allungata, e infine un
m. seguita dal punto fermo. Ora la parola gregorio, nella stessa
pagina in cui è questa di S. Lorenzo, ricorre due volte (al
N. 172 e al N. 205 della nostra numerazione) e sette volte di
seguito nella pagina seguente per altrettante chiese; e, in que-
sto secondo caso, fuori delle due prime chiese, dove la parola
gregorio è scritta quasi intera (così: gregori'), in tutti gli altri
casi (come pure nei due della pagina precedente), la parola è
P. Spezi
l'articolo dell'Huelsen ; come, sempre, nelle Aggiunte a pag. 593,
è detta Post S. Gregoriani; invece la forma precisa, data dal
Fabre e trascritta per intero dall'Huelsen stesso alla pag. 21,
sotto il N. 148, è Post Gregorium, nè v'è correzione, nè os-
servazione a piè pagina, nè nelle Aggiunte. Ora si sa che questo
Catalogo è stato redatto seguendo l'ordine alfabetico delle chiese,
e solo qualche volta la topografia si accorda con questa dispo-
sizione, quindi in questo punto non trovasi una forte ragione
per credere che si parli di località vicine al Celio: se poi si
aggiunge che la genuina forma dev'essere Post Gregoriani, si
può anche dubitare che non si tratti neppure di una località
ecclesiastica e che si dovesse ricercare, prima di tutto, chi fosse
questo Gregorio, o dove fosse questo luogo tanto noto da non
essere necessario di meglio precisarlo. Ma è inutile che insi-
stiamo nel vago campo delle congetture, quando, per chiarire
ogni cosa e soddisfare ogni curiosità, basta mostrare ai nostri
lettori il testo esatto e fotografato che noi abbiamo la fortuna
di possedere. Qui riproduciamo solamente il passo del codice
dove trovasi la chiesa che c'interessa, con poche altre prima e
altre poi. Essa chiesa è la quarta del passo che riportiamo; e
si può immaginare quale sia stata la nostra meraviglia nel
constatare che, ivi, dopo l'abbreviata dicitura di S. Laurentius,
non incontrasi affatto nè Gregorium, nè tanto meno S. Grego-
riani, bensì un p' (abbreviazione o di post, o di prope, come
noi preferiamo), indi un s', nella forma serpeggiante adoperata
indifferentemente insieme con l'altra s allungata, e infine un
m. seguita dal punto fermo. Ora la parola gregorio, nella stessa
pagina in cui è questa di S. Lorenzo, ricorre due volte (al
N. 172 e al N. 205 della nostra numerazione) e sette volte di
seguito nella pagina seguente per altrettante chiese; e, in que-
sto secondo caso, fuori delle due prime chiese, dove la parola
gregorio è scritta quasi intera (così: gregori'), in tutti gli altri
casi (come pure nei due della pagina precedente), la parola è