Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (56.1928)

IL RIPOSTIGLIO BIANCHINI
GIÀ DETTO CISTA PENNACCHI
TROVATO A ROMA
E ORA AL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI
(con sei tavole)

Mons. Francesco Bianchini, celebre matematico e archeologo
veronese, vissuto tra i secoli XVII e XVIII, il nome del quale
è collegato specialmente con gli scavi del Palatino, nella sua
Storia Universale, pubblicata nel 1697 \ le cui copie sono ora
rare, descrive, tra le altre antichità, un singolare nucleo di og-
getti, trovato l'anno precedente tra le rovine di un monumento
vicino a Roma. Trattasi di una serie di statuine di bronzo di
uomini e donne, spesso aggruppati in atteggiamenti strani, e
di coppie di animali, che, insieme con amuleti, erano dentro
e intorno a una scatola di bronzo, conservata a sua volta in
un vaso di terracotta. Il Bianchini ne dà una particolareggiata
descrizione 2, accompagnata da una grande figura che ripro-
duco nella tav. I di questo scritto ". Questo insieme, che credo

1 La istoria universale provata con monumenti e figurata con simboli
degli antichi e dedicata all'eminent. e reverendiss. Principe Pietro Ottho-
boni, Card. Vice cancelliere, Signor suo clementissimo, da Francesco Bian-
chini, veronese, Dottore in S. Th. Cher. Lett. e Can. della insigne Coll, di
S. Maria ad Martyres nella Rotonda. In Roma, stampata a spese dell'au-
tore, nella stamperia di Antonio de Rossi, dietro San Silvestro in Capite
a strada della Vite, MDCXCVII.

2 Bianchini, op. cit., pag. 178 e segg.

3 La riproduzione è stata fatta, col cortese consenso del Direttore
prof. Bonazzi, dall'esemplare già della Biblioteca dei PP. Gesuiti, ora
della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele di Roma.