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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 56.1928

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Solari, Arturo: Curva Caesena
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https://doi.org/10.11588/diglit.73493#0157
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CURVA CAESENA

La tradizione itineraria 1 è concorde nel chiamare curva la
città di Cesena, cioè non situata su un piano rettilineo. La
espressione potrebbe riferirsi o a un tempo in cui si avevano
tali condizioni topografiche della città, ma non continuavano in
quello a cui appartiene tale tradizione, e, quindi, ha valore sol-
tanto relativo; oppure ritrae assolutamente la forma della strut-
tura del centro 2. Nell'epiteto di curva, che la toponomastica
cesenate ha conservato, si racchiude, in gran parte, la storia
della cittadina emiliana, ed è pure indicata la sua origine.
È certo che lo sviluppo del centro si dovette alla romaniz-
zazione della Cispadana, quando la costruzione della via Emilia
diede modo ai vari borghi rurali sparsi tra l'Appennino, a sud,
e il Po, a nord, di progredire e di evolversi in piccole città, e
quando, altresì, gli abitanti della regione entrarono a far parte
dello Stato romano. Questi nuovi cittadini dell'Emilia furono
iscritti nella tribù Pollia, nella quale pure furono compresi
i Cesenati ". Ma questi nè fin da principio godettero della indi-
pendenza comunale, nè furono ascritti alla Pollia.

1 Anton., pag. 137, Tab. Peut., It. Gadit., 4.

2 Si veda il Bormann (C.I. L., XI, pag. 108), il quale sembra attri-
buire l'epiteto alla circostanza dell'essere il centro situato sul monte.

3 C.I. L., VI, 13935 e 13936. Caesenas è il demotico; tardivo è Cae-
senatensis.
 
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