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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 56.1928

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Solari, Arturo: Curva Caesena
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https://doi.org/10.11588/diglit.73493#0158
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134

A. Solari

La tradizione epigrafica manifestamente accenna alle condi-
zioni giuridiche del centro1; nè si può dubitare che Cesena
abbia avuto autonomia comunale, confermata, d'altra parte, dal
fatto che nella seconda metà del secolo sesto essa fu costituita
in diocesi 2. Pur tuttavia le vicende storiche del centro, analo-
gamente a quelle di altri luoghi della stessa Emilia, ci indu-
cono a ritenere non antico il municipio cesenate.
Con la questione delle origini del comune si connettono
quella dei primordi del centro, e l'altra della tribù nella quale
questo, originariamente, fu compreso.
Il luogo fu, indubbiamente, murato e fu fortezza durante,
almeno, la fine dell'età antica "; donde è evidente la sua co-
stituzione in città dichiarata altresì nella tradizione 4. Ma non
fu sempre così. Ebbe la primitiva Cesena primordi assai umili,
e, alla stregua di altri abitati contermini, fu un borgo rurale,
situato sull'estremo del contrafforte appenninico, cioè sul monte
Garampo, occupato poi dalla rocca malatestiana. E non è ir-
ragionevole che in un periodo anteriore, certamente preromano,
il vico sia stato più a monte, dove proprio si eleva il monte
Sterline, opportuno questo alla difesa, e già sede di una rocca
più antica della quale sussistono ancora degli avanzi. Che quivi
sia stato però il ?poópiov di Procopio e il Castrum Cesinate
della tradizione dell'alto medioevo, è molto incerto; perchè non
si può disgiungere dalla fortezza del luogo l'essere in pari tempo
ttó^k, come dice Agatia, e, prima di lui, Strabene, e ripetono
gli Itinerari. E lo sviluppo in città si deve al progresso del
centro, promosso dalle mutate condizioni economiche. D'altra

1 C.I. L., XI, 556: curator et respublica; 558: municipium. Cfr. Cocl.
Theod., XI, 1, 6 e XII, 1, 42.

2 V. Lanzoni, L'origine delle diocesi antiche d'It.1, pag. 426.

3 Cfr. It.Ant., pag. 47 ; 60; Hier., pag. 289; Tab. Peut.; PROC., b. g.,
I, 1; II, 11;19;29; III, 6; Lib. Pont. Rav^ e. 90 e Lib. Pont. Rom.. Du-
chesne, pag. 431.

4 Strab., V, 217; Apoll. Sid., Epp., I, 8; Agathi., I, 20.
 
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