« Curva Caesena »
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parte non si può fare a meno di tenere in considerazione che
quanto di romano è venuto alla luce è stato trovato nei pressi
del monte Garampo e nel piano che a questo aderisce 1
Il toponimo di Caesena, come è stato da altri osservato 2,
rivela influssi etruschi ed è stato connesso col gentilizio Cae-
sennas"; per cui è naturalmente conseguente che i primordi del
luogo non siano stati romani. Il borgo preromano, di natura
1 Non deve far meraviglia che, proprio dove si sarebbe dovuto rin-
venire il maggior numero di reliquie dell'antica città, non se n'è trovata
alcuna. Ciò è dovuto, certamente, a causa della radicale demolizione fatta
sulla fine del secolo XIV da Galeotto Malatesta per la costruzione della
rocca nuova. Si può vedere, per la romanizzazione del territorio, Ricci-
Bitti, La pianura romagnola divisa e assegnata ai coloni romani in Atti
Dep. St. patria Rom., XX (1902), pag. 136 seg.
2 Schulze, Zur Gesch. lat. Eigenn., pag. 564.
3 Non è fuor di luogo aggiungere che, data l'ortografia del genti-
lizio, anche il toponimo sia stato Caesenna col doppio n, frequente nella
onomastica etrusca (v. Pieri, Di alcuni elem. etr. nella topon. Tose, in
Rend. Lincei, XXI (1912).
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parte non si può fare a meno di tenere in considerazione che
quanto di romano è venuto alla luce è stato trovato nei pressi
del monte Garampo e nel piano che a questo aderisce 1
Il toponimo di Caesena, come è stato da altri osservato 2,
rivela influssi etruschi ed è stato connesso col gentilizio Cae-
sennas"; per cui è naturalmente conseguente che i primordi del
luogo non siano stati romani. Il borgo preromano, di natura
1 Non deve far meraviglia che, proprio dove si sarebbe dovuto rin-
venire il maggior numero di reliquie dell'antica città, non se n'è trovata
alcuna. Ciò è dovuto, certamente, a causa della radicale demolizione fatta
sulla fine del secolo XIV da Galeotto Malatesta per la costruzione della
rocca nuova. Si può vedere, per la romanizzazione del territorio, Ricci-
Bitti, La pianura romagnola divisa e assegnata ai coloni romani in Atti
Dep. St. patria Rom., XX (1902), pag. 136 seg.
2 Schulze, Zur Gesch. lat. Eigenn., pag. 564.
3 Non è fuor di luogo aggiungere che, data l'ortografia del genti-
lizio, anche il toponimo sia stato Caesenna col doppio n, frequente nella
onomastica etrusca (v. Pieri, Di alcuni elem. etr. nella topon. Tose, in
Rend. Lincei, XXI (1912).