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VIDEA 9
Idea del Pittore , e dello Scultore è quel perfetto 1 ed eccellente
esempio della mente , alla cui immaginata forma imitando , siras-
somigliano le cose , che cadono sotto la villa : tale è la finizione
di Cicerone nel libro dell'Oratorio à Bruto. Vt igitur inforrais,
& figuri s est a li quid perfe&ùm , & excellem , cujus ad exeogi ta-
tara speciem imitando referuntur ea , qua fub ocu/is ipsa cadunt %
sic perfetta eloquenti a speciem animo videmus, essgiem auribus qu#-
rimus • Così l'Idea collituisce il perfetto della bellezza naturale,
& unisee il vero al verisimile delle cose sbttopolle all'occhio , sem-
pre aspirando all'ottimo, ed al maraviglioso , onde non so lo emu-
la , ma superiore sassì alla natura , palesandoci 1' opere sue ele-
ganti , e compite , quali essa non è lolita dimostrarcì perfette ili
ogni parte . Quello pregio conferma Proclo nel Timeo dicendo ,
se tù prenderai un uomo fatto dalla natura , Se un altro forma-
to dall' arte statuaria , il naturale sarà meno presUnte , perche
l'arte opera più accuratamente . Ma Zeusi , che con la scelta di
cinque vergini formò l'immagine di Elena tanto famosa da Cicero-
ne polla in esempio all'Oratore , insegna insieme al Pittore , ed
allo Scultore a contemplare l'Idea delle migliori forme naturali,
con sarne scelta da varj corpi , eleggendo le più eleganti . Im-
peroche non pensò egli di poter trovare in un corpo solo tutte
quelle perfezzioni, che cercava per la venullà di Heiena , mentre
la natura non fa perfetta cosa alcuna particolare in tutte le par-
ti . Neque enim putavit ora fri a , qua quareret ad rjenufìatara uno
In corpore fe reperire poJSe, ideo quod nihil fìmplici in genere om-
nibus ex partibus natura expoìivit. Vvole però Masiìmo Tirio, che
l'immagine de' Pittori così presa da corpi diversi partorisea una
bellezza , quale non si trova in corpo naturale alcuno , che alle
belle statue si avvicini . Lo slessb concedeva Parrasio à Socrate ,
che'l Pittore proposrosi in ciascUna forma la bellezza naturale ,
debba prendere da diversi corpi unitamente tuttociò, che ciaseuno
a parte a parte ottiene di più perfetto , e (Tendo malagevole il tro-
varsene un Colo in perfezzione . Anzi la natura per quella cagio-
ne è tanto imferiore all' arte , che gli Artefici simiiitudinarj , e
del tutto imitatori de'corpi , senza elezzione , e scelta dell'Idea,
ne furono ripresi : Demetrio ricevè nota di esTer troppo naturale,
Dionisio fu bialìmato per aver dipinto gli uomini limili a noi ,
communemente chiamato , ettàpu<jro'?pxip@r cioè pittore di uomi-
ni. Pausone , e Pirreico furono condannati maggiormente per ave-
re imitato li peggiori , e li più vili , come in quelli nollri tem-
pi Michel Angelo da Caravaggio fù troppo naturale , dipinse i
limili , e'i Bamboccio i peggiori . Rimproverava però Lilìppo al
vulgo degli Scultori, che da esii venivano fatti gli uomini, quali
si trovano in natura 9 & egli gloriayasi di formarli quali doveva-
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