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Nel campo dell’ arte bisognerebbe prendere a revol-
verate tutti gli artisti che oggi in Italia godono della
celebrità. Queste vecchie carogne inceppano il cam-
mino ai giovani con un’ arte bassa degna dell’ Italia
di Cairoli ministro, degna dell’ Italia che massa-
crava Crispi, degna dell’ Italia cavallottiana paci-
fista e internazionalista in mezzo a nazioni armate,
ricche, formidabili !
Noi futuristi vogliamo dare all’ Italia una co-
scienza che la spinga sempre più al lavoro tenace,
alla conquista feroce ! Che gli italiani abbiano final-
mente la gioia inebriante di sentirsi soli, armati, mo-
dernissimi, in lotta con tutti e non pronipoti asso-
piti di una grandezza che non è più la nostra ! Di-
sgraziatamente l’italiano, che sa giuocare la vita
per una femmina, è incapace di imporsi una disci-
plina, un amore ideale lontano, di concepire astrat-
tamente il dovere, la patria e la solidarietà. Così è
incapace di concepire un’ arte che non porti con sè
un immediato successo e un immediato guadagno.
Ogni imbecille, in Italia, crede un diritto 1’ egoismo
quotidiano, scambia per individualismo il suo basso
tornaconto. L’ ozio mentale come 1’ ozio sociale sono
considerati da noi come attributi di un tempera-
mento aristocratico. Quasi che i milioni di fannul-
loni parassiti, di indifferenti che vivono d’ ozio nei
nostri caffè, nelle nostre accademie, avessero diritto
di fare la vita che vogliono o V arte che vogliono. Non
v’ è che una legge per l’italiano, ed è il lavoro e
1’ Italia. Non vy è che una legge per V artista ed è la
vita moderna e la sensibilità futurista. Non ammet-
tiamo discussione ! In un paese così grande, così
2 - U. Boccioni, Opera completa
Nel campo dell’ arte bisognerebbe prendere a revol-
verate tutti gli artisti che oggi in Italia godono della
celebrità. Queste vecchie carogne inceppano il cam-
mino ai giovani con un’ arte bassa degna dell’ Italia
di Cairoli ministro, degna dell’ Italia che massa-
crava Crispi, degna dell’ Italia cavallottiana paci-
fista e internazionalista in mezzo a nazioni armate,
ricche, formidabili !
Noi futuristi vogliamo dare all’ Italia una co-
scienza che la spinga sempre più al lavoro tenace,
alla conquista feroce ! Che gli italiani abbiano final-
mente la gioia inebriante di sentirsi soli, armati, mo-
dernissimi, in lotta con tutti e non pronipoti asso-
piti di una grandezza che non è più la nostra ! Di-
sgraziatamente l’italiano, che sa giuocare la vita
per una femmina, è incapace di imporsi una disci-
plina, un amore ideale lontano, di concepire astrat-
tamente il dovere, la patria e la solidarietà. Così è
incapace di concepire un’ arte che non porti con sè
un immediato successo e un immediato guadagno.
Ogni imbecille, in Italia, crede un diritto 1’ egoismo
quotidiano, scambia per individualismo il suo basso
tornaconto. L’ ozio mentale come 1’ ozio sociale sono
considerati da noi come attributi di un tempera-
mento aristocratico. Quasi che i milioni di fannul-
loni parassiti, di indifferenti che vivono d’ ozio nei
nostri caffè, nelle nostre accademie, avessero diritto
di fare la vita che vogliono o V arte che vogliono. Non
v’ è che una legge per l’italiano, ed è il lavoro e
1’ Italia. Non vy è che una legge per V artista ed è la
vita moderna e la sensibilità futurista. Non ammet-
tiamo discussione ! In un paese così grande, così
2 - U. Boccioni, Opera completa