II
Contro li paesaggio e la vecchia estetica
Dichiaro come sempre brutalmente che è im-
possibile per un artista veramente moderno di vi-
vere nel fetore pestilenziale degli ateliers. Peggio
se questi ateliers sono collettivi, cioè Accademie
private o governative. Per noi che vogliamo vivere
nella concezione dinamica della vita, il trasportare
la propria sensibilità di un luogo fìsso e chiuso per
studiare durante lunghi anni ciò che ha formato la
verità di altre epoche è un errore bestiale che ci ri-
pugna come un suicidio sistematico.
Ogni luogo deve essere eccellente per noi per
lavorare e tutto deve essere materia di creazione
non esteriore e narrativa, ma interiore e interpre-
tativa. Infatti nulla è più attraente degli halls dei
grandi alberghi, dei treni, dei restaurants notturni,
della vita in istrada tra la folla.
Noi affermiamo che si può creare la Natura in-
terpretandone le sue infinite apparizioni anche at«
Contro li paesaggio e la vecchia estetica
Dichiaro come sempre brutalmente che è im-
possibile per un artista veramente moderno di vi-
vere nel fetore pestilenziale degli ateliers. Peggio
se questi ateliers sono collettivi, cioè Accademie
private o governative. Per noi che vogliamo vivere
nella concezione dinamica della vita, il trasportare
la propria sensibilità di un luogo fìsso e chiuso per
studiare durante lunghi anni ciò che ha formato la
verità di altre epoche è un errore bestiale che ci ri-
pugna come un suicidio sistematico.
Ogni luogo deve essere eccellente per noi per
lavorare e tutto deve essere materia di creazione
non esteriore e narrativa, ma interiore e interpre-
tativa. Infatti nulla è più attraente degli halls dei
grandi alberghi, dei treni, dei restaurants notturni,
della vita in istrada tra la folla.
Noi affermiamo che si può creare la Natura in-
terpretandone le sue infinite apparizioni anche at«