XV
Noi porremo lo spettatore nel centro del quadro
Nel quadro, ubbidendo finora a leggi statiche
e concependo gli oggetti definiti in un contorno chiu-
so, si è considerata la prospettiva come una misu-
razione scientifica dell’ apparenza. Questa conce-
zione puramente esterna e panoramica, allontana
dalla pura sensazione in quanto questa ubbidisce
a leggi che sono contrarie alla prospettiva comune-
mente intesa, la quale in pittura pura è un vero er-
rore.
La pura sensazione è contraria alla consuetu-
dine secolare di sdoppiare l’ispirazione e 1’ esecu-
zione come ho già dimostrato per lo sdoppiamento
tra lo studio del corpo e lo studio della forza, tra lo
studio della quantità e lo studio della, qualità. (Pag.
17-5). L’ispirazione, cioè l’atto con cui l’artista
s’immerge nell’ oggetto vivendone il moto carat-
teristico, ci dice che non vi sono in natura linee per-
pendicolari assolute o linee orizzontali assolute. Di
10 ■ U. Boccioni, Opera completa
Noi porremo lo spettatore nel centro del quadro
Nel quadro, ubbidendo finora a leggi statiche
e concependo gli oggetti definiti in un contorno chiu-
so, si è considerata la prospettiva come una misu-
razione scientifica dell’ apparenza. Questa conce-
zione puramente esterna e panoramica, allontana
dalla pura sensazione in quanto questa ubbidisce
a leggi che sono contrarie alla prospettiva comune-
mente intesa, la quale in pittura pura è un vero er-
rore.
La pura sensazione è contraria alla consuetu-
dine secolare di sdoppiare l’ispirazione e 1’ esecu-
zione come ho già dimostrato per lo sdoppiamento
tra lo studio del corpo e lo studio della forza, tra lo
studio della quantità e lo studio della, qualità. (Pag.
17-5). L’ispirazione, cioè l’atto con cui l’artista
s’immerge nell’ oggetto vivendone il moto carat-
teristico, ci dice che non vi sono in natura linee per-
pendicolari assolute o linee orizzontali assolute. Di
10 ■ U. Boccioni, Opera completa