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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0088
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sig. dott. Sickler, il quale nella prima annata del suo Almanacco
da Roma (1810) comunicò la relazione comparsa a Trieste in
istampa, e dappertutto dispensata dopo che fu giustiziato Arcan-
geli. Molte cose furono certamente per questo mezzo corrette, e
più d'un errore rimosso, eli'erasi sin allora generalmente credu-
to. Ciononpertanto tutta cotesta relazione non è nè distinta nè
conforme agli atti (100), ed alcune cose sembrano non esser
neppur rendute fedelmente nella traduzione. Rimase adunque
una genuina relazione conforme agli atti, cosa molto desiderabi-
le, anzi adattata alla dignità d' un uomo, cui gli esteri non han-
no potuto per anche contrappor un altro nome, e nella vita ed
avventure del quale niente può esser appellato insignificante.
A Trieste soltanto si poteva per gli atti criminali colà an-
cora esistentipervenire ad un fondato rischiaramento su tutto ciò
che fu finora dubbioso ed erroneamente propagato pella ne-
gligenza di Riedl (10.1). Nè sono compendj di simili atti il caso
di ogn' uno. Non posson essi formarsi genuini e degni di fede,
sennonsè da un uomo di foro, che sia esercitato nel leggere e
riferire atti di tal fatta. Quanto esser debbe adunque consolan-
te per tutti quelli che onorano la memoria di Winckelmann, ed
annoverano la sua tragica morte che tante speranze per sem-
pre distrusse, fra gli avvenimenti che apparir possono, a dir
vero, arrestanti i rapidi progressi dell' incivilimento, ma tali
eziandio che in un ordine mondano superiore guarentiscono da
parecchie recidive; quanto, dico, esser debbe consolante 1' udir
ora,^ che siffatt' nomo si è realmente trovato, e che lo scritto, a
cui qui preludiamo, contiene un estratto compiuto di tutti gli
atti che vi appartengono, e rischiara in modo assai soddisfa-
cente tutto ciò che fin ora potè sembrare dubbioso!
Il rispettabile autore sig. dott. Domenico de Rossetti nobi-
le di Scander si è, nell'introduzione, tanto chiaramente spiegato
sig. dott. Sickler, il quale nella prima annata del suo Almanacco
da Roma (1810) comunicò la relazione comparsa a Trieste in
istampa, e dappertutto dispensata dopo che fu giustiziato Arcan-
geli. Molte cose furono certamente per questo mezzo corrette, e
più d'un errore rimosso, eli'erasi sin allora generalmente credu-
to. Ciononpertanto tutta cotesta relazione non è nè distinta nè
conforme agli atti (100), ed alcune cose sembrano non esser
neppur rendute fedelmente nella traduzione. Rimase adunque
una genuina relazione conforme agli atti, cosa molto desiderabi-
le, anzi adattata alla dignità d' un uomo, cui gli esteri non han-
no potuto per anche contrappor un altro nome, e nella vita ed
avventure del quale niente può esser appellato insignificante.
A Trieste soltanto si poteva per gli atti criminali colà an-
cora esistentipervenire ad un fondato rischiaramento su tutto ciò
che fu finora dubbioso ed erroneamente propagato pella ne-
gligenza di Riedl (10.1). Nè sono compendj di simili atti il caso
di ogn' uno. Non posson essi formarsi genuini e degni di fede,
sennonsè da un uomo di foro, che sia esercitato nel leggere e
riferire atti di tal fatta. Quanto esser debbe adunque consolan-
te per tutti quelli che onorano la memoria di Winckelmann, ed
annoverano la sua tragica morte che tante speranze per sem-
pre distrusse, fra gli avvenimenti che apparir possono, a dir
vero, arrestanti i rapidi progressi dell' incivilimento, ma tali
eziandio che in un ordine mondano superiore guarentiscono da
parecchie recidive; quanto, dico, esser debbe consolante 1' udir
ora,^ che siffatt' nomo si è realmente trovato, e che lo scritto, a
cui qui preludiamo, contiene un estratto compiuto di tutti gli
atti che vi appartengono, e rischiara in modo assai soddisfa-
cente tutto ciò che fin ora potè sembrare dubbioso!
Il rispettabile autore sig. dott. Domenico de Rossetti nobi-
le di Scander si è, nell'introduzione, tanto chiaramente spiegato