ora-
5%
nOStHiIPerfezio
°ra caso
recondito loro
i 10 gerì
^^"^ a cui.
ro SȈ elevate?
cco deposito di w.
§ne comp€nso ddfc
fatica.
«Pero, sufficienti^
generale, ed in iSpi,
>si™e ed il sìstemat
S affine appunto!*
ni il proposito !»
■ompiutamenteiljtt
MONOGRAFIA
DI
WINCRELMANN
Chi fosse Giovanni Winckelmann è ornai superfluo il din-
si a qualsivoglia persona di lettere, e più ancora a chi legge il
presente trattato, per averne egli già avuto non poche nozioni
in quelli che a questo precedono. E però ben poco avrommi da
dire per dimostrare che le opere di lui meritino di essere og-
getto di una individuale bibliografia. Anzi basterà a tal uopo
eh' io prevenga alcune obbiezioni che su di essa mi si potreb-
bero fare.
Mi si dirà che di un autore, che appena un mezzo seco-
lo o poco più da noi divide, troppo note anzi notorie siano le
letterarie fatiche per abbisognarne un bibliografo. Ma chi be-
ne m'intese pronto gli risponderà, che se i nostri coetanei non
ne abbisognano, io farò sì che i posteri non si dolgano del non
averlo già trovato fra noi.
Se ad altri parrà, che scarsi troppo siano il numero e la va-
rietà dell'opere che la immatura morte di quesf uomo illustre
ci lasciò, e che quindi micrografia anzi che no dir si debba una
loro monografìa, vi sarà pure chi ne lo riprenderà, facendogli
osservare soltanto, che ad onta di tale scarsezza e del breve tem»
po che dalla sua morte finora passò, nel presente trattato tro-
verà già parecchi articoli che tuttavia gli erano ignoti. E questa
risposta sarà certamente tale da non lasciare luogo a replica.
5%
nOStHiIPerfezio
°ra caso
recondito loro
i 10 gerì
^^"^ a cui.
ro SȈ elevate?
cco deposito di w.
§ne comp€nso ddfc
fatica.
«Pero, sufficienti^
generale, ed in iSpi,
>si™e ed il sìstemat
S affine appunto!*
ni il proposito !»
■ompiutamenteiljtt
MONOGRAFIA
DI
WINCRELMANN
Chi fosse Giovanni Winckelmann è ornai superfluo il din-
si a qualsivoglia persona di lettere, e più ancora a chi legge il
presente trattato, per averne egli già avuto non poche nozioni
in quelli che a questo precedono. E però ben poco avrommi da
dire per dimostrare che le opere di lui meritino di essere og-
getto di una individuale bibliografia. Anzi basterà a tal uopo
eh' io prevenga alcune obbiezioni che su di essa mi si potreb-
bero fare.
Mi si dirà che di un autore, che appena un mezzo seco-
lo o poco più da noi divide, troppo note anzi notorie siano le
letterarie fatiche per abbisognarne un bibliografo. Ma chi be-
ne m'intese pronto gli risponderà, che se i nostri coetanei non
ne abbisognano, io farò sì che i posteri non si dolgano del non
averlo già trovato fra noi.
Se ad altri parrà, che scarsi troppo siano il numero e la va-
rietà dell'opere che la immatura morte di quesf uomo illustre
ci lasciò, e che quindi micrografia anzi che no dir si debba una
loro monografìa, vi sarà pure chi ne lo riprenderà, facendogli
osservare soltanto, che ad onta di tale scarsezza e del breve tem»
po che dalla sua morte finora passò, nel presente trattato tro-
verà già parecchi articoli che tuttavia gli erano ignoti. E questa
risposta sarà certamente tale da non lasciare luogo a replica.