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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0305
a?8
D.
Classica.
Winckelmann per l'immatura sua morte non arrivò a da-
re all'opera sua quel compimento, di cui essa era capace, e che
egli erasi proposto di darle quando ne avesse fatta una secon-
da edizione: proponimento nel quale sarebbesi vieppiù confer-
mato se, vivendo ancora alcuni anni, avesse avuto tempo di co-
noscere le altrui critiche osservazioni, e le nuove importanti
scoperte archeologiche che si andavano facendo. Ma se per
questo infausto troncamento de'suoi studii, non potè egli stes-
so portare addirittura al grado di classica perfezione il suo ma-
gistrale lavoro:, e se sotto questo aspetto la sua bibliopedia do-
vrebbe rimanersi priva del quarto suo periodo, avvi ciò non di
meno ragione sufficiente di farvela arrivare, mediante la coor-
dinazione de' critici studii che abbiamo veduto fattivisi e da lui
medesimo e da altri, che possono dirsi suoi allievi nell'archeo-
logica scienza. Il quarto periodo adunque della "Wmckelman-
niana bibliopedia dovrà essere occupato da quella nuova edi-
zione delle opere sue, anzi della sua Storia dell'Arte (di cui le
altre non sono veramente altro che parti od elementi), nella
quale abbiasi da altri fatto possibilmente tutto quello che a-
vrebbe fatto egli stesso : cioè tolto di mezzo gli errori di fatto, e
rettificato alcune opinioni dipendenti dalla talvolta da lui tra-
veduta verità dei fatti che le servono di base: il tutto però sen-
za arbitrarie novazioni, e senza profanazione dei sentimenti e
del sistema di lui.
Ora potrà chiedermisi, se questa edizione esista? Ma io
soggiungerò, che il rispondervi spetta esclusivamente all'Archeo-
logo critico, e non già al bibliografo; e che io, conoscendomi
D.
Classica.
Winckelmann per l'immatura sua morte non arrivò a da-
re all'opera sua quel compimento, di cui essa era capace, e che
egli erasi proposto di darle quando ne avesse fatta una secon-
da edizione: proponimento nel quale sarebbesi vieppiù confer-
mato se, vivendo ancora alcuni anni, avesse avuto tempo di co-
noscere le altrui critiche osservazioni, e le nuove importanti
scoperte archeologiche che si andavano facendo. Ma se per
questo infausto troncamento de'suoi studii, non potè egli stes-
so portare addirittura al grado di classica perfezione il suo ma-
gistrale lavoro:, e se sotto questo aspetto la sua bibliopedia do-
vrebbe rimanersi priva del quarto suo periodo, avvi ciò non di
meno ragione sufficiente di farvela arrivare, mediante la coor-
dinazione de' critici studii che abbiamo veduto fattivisi e da lui
medesimo e da altri, che possono dirsi suoi allievi nell'archeo-
logica scienza. Il quarto periodo adunque della "Wmckelman-
niana bibliopedia dovrà essere occupato da quella nuova edi-
zione delle opere sue, anzi della sua Storia dell'Arte (di cui le
altre non sono veramente altro che parti od elementi), nella
quale abbiasi da altri fatto possibilmente tutto quello che a-
vrebbe fatto egli stesso : cioè tolto di mezzo gli errori di fatto, e
rettificato alcune opinioni dipendenti dalla talvolta da lui tra-
veduta verità dei fatti che le servono di base: il tutto però sen-
za arbitrarie novazioni, e senza profanazione dei sentimenti e
del sistema di lui.
Ora potrà chiedermisi, se questa edizione esista? Ma io
soggiungerò, che il rispondervi spetta esclusivamente all'Archeo-
logo critico, e non già al bibliografo; e che io, conoscendomi