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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 1) — [S.l.], 1831

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https://doi.org/10.11588/diglit.3664#0075
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considerare come uno degli eroi principali dell' Iliade
per la parte dei Troiani, dopo Ettore di lui figlio. Noi
lo troviamo spesso ripetuto nei monumenti, quasi che
la di lui effigie si ricercasse con sacra venerazione
dagli antichi. Egli è difatti registrato nella categoria dei
semidei , che non ebbero altra esistenza se non che
nella fervida immaginazione dei mitologi del paga-
nesimo. Si dice per tanto di lai che fosse figlio di
Laomedonte, e che nelF infanzia avesse il nome di
Podarcete, quando Ercole tornato dalla spedizione de-
gl' Argonauti assali la città di Troia e la vinse, uc-
cidendone Laomedonte che n' era sovrano. Podarcete
fu liberato dalla schiavitù per intercessione di Esione,
schiava aneli* essa d'Ercole: e da un tale avvenimen-
to il figlio di Laomedonte cangiò il nome di Podar-
cete in quello di Priamo, che significa riscattato.

La gemma che qui espongo, ad oggetto di ram-
mentare questo eroe Troiano, è una cornalina esisten-
te nel Museo fiorentino dato in luce dal Gori *. In
essa propriamente si rappresenta, come dall' interpetre
si pretende, Priamo in atto di chiedere ad Achille il
corpo dell' estinto suo figlio Ettore.

Pe

s Mus. Fioroni., Gemmati anthjuac, Tom. li, lah. xxz-
 
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