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Deutsches Archäologisches Institut [Hrsg.]; Archäologisches Institut des Deutschen Reiches [Hrsg.]
Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts: JdI — 27.1912

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Macchioro, Vittorio: I ceramisti di Armento i Lucania
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https://doi.org/10.11588/diglit.44287#0284
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266

V. Macchioro, I ceramisti di Armento in Lucania.

eleganza del disegno e nella spezialitä de’ loro soggetti co’ migliori vasellami di Puglia.
Meglio il Minervini, il quäle dello Stile di Armento dovette avere ben chiara nozione,
se giudico »di fabbrica certamente lucana . . . e particolarmente di Armento«1) un
vaso 3) ehe ciascuno oggi riterrebbe apulo, e ehe io rivendico invece con sicurezza ai
ceramisti di Armento. Il Lombardi intui poi l’esistenza di due scuole diverse ad
Anzi e ad Armento, e dall’ abbondanza dei trovamenti vascolari nella seconda delle
due cittä concluse ehe »dalle manifatture di Anzi, non ehe dalle altre di Armento . . .
si traesse numeroso vasellame« 3): ne si deve tacere ehe la testimonianza di questo
dotto dimostra non vera l’opinione ehe quel sito godesse di fama archeologica arbi-
traria 4). Finalmente il grande Brunn certo distinse nettamente lo Stile di Anzi da
quello di Armento poiche rivendico ad Armento un vaso col mito di Trittolemo della
collezione Fittipaldi ehe pure proveniva daAnziS): ed e nel vero quando riconosce
in Armento uno »Stile piu puro« ehe non in Anzi, trovando in quest’ ultima »piu
frequenti i vestigi di decadenza e di dissolutezza« 6). Ne oblieremo ehe il de Witte
non solo riconobbe nel bellissimo cratere parigino col mito di Oreste i caratteri di
Armento 7) ma affermo 1’ individualitä di questa officina 8). E poiche questi dotti
deducevano, con giustissimo criterio, la fabbrica dai trovamenti e parlavano di uno
Stile di Armento perche i vasi trovati in questo sito mostravano un certo Stile speciale
attribuibile ad Armento, e provata 1’ erroneitä non solo dell’ opinione su accennata
circa le presunte importazioni ad Armento, ma anche, e piu ancora, della teoria oggi
in voga, ehe accentra in Anzi tutta la produzione lucana 9). Questa teoria parrä
ancor meno giustificata quando si pensi alla enorme ricchezza dei trovamenti avvenuti
ad Armento ehe vanno dalla prima etä del ferro, e forse dalla fine dell’ etä del bronzo,
fino all’ etä romana. Il DeCicco10) distingue tra i vari sepolcri ehe formano estesissime
necropoli alcuni »di epoca remotissima«, ehe dettero tra altro »una grossa e robusta
armilla di bronzo, formata di sette giri di spire con la verga graffita ad anellini, alcune
tazze di argilla impura rossastra fatte al tornio, un bicchiere di bucchero indigeno
lavorato a mano simile a quelli trovati dal Patroni nella Grotta della Pertosa e nella
Grotta delle Felci a Capri«. Questi sepolcreti preistorici si estendono lungo la Fiu-
marella: tracce di capanne con frammenti di rozzi vasi di argilla nerastra lavorati a
mano e mal cotti, con ingubbiatura di argilla rossa furono poi trovati in un’ altra
contrada detta Pietra della Monica. — Questi sepolcreti e questi avanzi di abitati
preistorici giacciono distinti dalla necropoli greca e romana. Circa i vasi trovati
nella necropoli italiota, »predominavano —dice il De Cicco —le anfore e i crateri:
avevano grandi dimensioni e belle forme; si notava la ricchezza delle figure e l’artistica

*) Bull, n a p. I, p. 157.
2) Bull, na p. I, tav. 3—4.
3) M em. Inst. I, p. 233. Cfr. sui sepolcreti di
Armento M e m. Ins t. I, p. 248.
4) Patroni Ceramica p. 115.
5) B u 11. Inst. 1853, p. 166.
6) B u 11. 1833 p. 160.
7) A η n a 1 i 1847, p. 422: »grand oxybaphon . . .
de lä fabrique d’Armentum«.

8) Etudes sur les vasespeints p. 107:
»les vases de la fabrique de Sant’ Agata de Goti,
de Ruvo, d’Armento et en general les vases de
l’Apulie et de la Lucanie «
9) Patroni Ceramica p. 119 ss. Walters H i -
story I, p. 481.
10) Not. s c a v i 1901 p. 266 ss.
 
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