ce dell’ Alpi di Francia continuando ,
forma la più fertile, e popolata parte d’
Italia.
La lunga coda ornata in più luoghi di
Vìsie fabriche, e di cipressi; il monticello di S.
Pietro, che resta dentro gradatamente co-
perto d’abitazioni; la piegatura deile adia-
centi colline; la vaghezza del fiume, eh’
è il maggior d’Italia dopo il Po, e cui per
la chiarezza delle sue acque fu dato l’attri-
buto d’ ameno da Virgilio, e da Ennodio
di splendidfsimo; l’ampiezza ancora della
Città, eie varietà de’ suoi edisizj, vengo-
no in molti luoghi a formar prospettive così
nobili, e così vaghe, che seene non si vi-
dero mai meglio ideate. Non laici però il
forastiero di goderle, ricercandole in parti
opportune ; qual sarebbe dal ponte della
Pietra, dal bastion di Spagna, e in più al-
tri luoghi, ma singolarmente sui ponte Nuo-
vo, che può dirli un incanto dell’ occhio :
parimente dalla collina, ove si domina am-
piamente anche 1’ esterna pianura ; come
a dire dal Cartello di S. Pietro, dall’alto
del giardin Giurti, e da più altri liti, ne’
quali apparisee quanto propriamente can-
tassè il Fracastoro in quel Sonetto, eh’ è
nella raccolta del Domenichi :
Tofca Città, che su la riva amena
D’Adige, a piè del facro monte fedì,
Donde suor l'Alpi, e le campagne vedi,
Dentro gli Archi, il Teatro, e /’ ampia Arena.
Non è da tacere, come la parte montuosa
prossìma alla Città verso ponente, e tra-
montana, porta alquanti nomi de’ luoghi
contigui a Gerusalemme; come Valdoni-
ca, exoeVallisdominica ; Calvario, eh’ è il
monte di S. Rocco, e compresi ora dentro
le mura Nazaret, e Betleme : monte Oli-
veto si dille ancora, ov’è il Monartero del-
la Trinità. Furon questi nomi importi da
que' Cittadini nortri , che tornarono dalle
guerre di Terra santa , nelle quali tanto
si dirtinsero, e furono importi per aver tro-
vato, che la situazione di questi è Umile a
quella di tali luoghi. Ne’ molti punti di
bella vista è quello di lingolare, che va-
rian sempre del tutto, e si trovano in par-
ti fra se opposte. Le case parimente che
son sui fiume, per tutto il tratto interio-
re dal ponte delle Navi a quel della Pie-
tra, e molte ancora su quella riva, cui re-
sta aperta la campagna, ed i monti, go-
dono vaghissimi prospetti , e così alcune
strade : ma troppo più , e troppo più belle
sarebbero in quelle le lontananze , se si
averte avuto a ciò qualche riguardo, così
nella dirittura delle vie , come non per-
mettendo d’impedirle, e d’ attraversarle
con giunte ad arbitrio d’ ognuno a i casa-
menti fatte , e con terreno da pochi anni
in qua villanamente ammontato in più luo-
ghi. Abbonda la Città di liti aperti, e in
alcune parti di spaziose strade. Quella del
Corso, per cui si fanno correre i Barbari,
dalla porta del Palio alla Chiesa di Sant’
Anastagia tira per diritto non meno di 1066
partì. Potrebbero alcune abbellirli molto
con levar poco, e con alcuna cura dell’ u-
guaglianza nel fabricare. Gioverebbe gran-
demente ancora a render la Città più co-
moda , e più godibile il cercare miglior
maestri in occasion di lastricare, o di sel-
ciare, ed ammattonar le strade ne’ latera-
li; ma molto più il non lasciare in balia d’
ognuno il guadarle affatto , e il renderle
impraticabili col gettar terra da per tutto
a piacere. Gran comodo, e gran delizia
recano, e aliai maggiore arrecar potrebbo-
no le fontane. La saviezza de’ nortri mag-
giori valendoli dell’ opportunità d’ un ab-
bondante , e salubre fonte, che seaturisee
a un miglio dalla Città , condulse dentro
una buona parte dell’ acqua , e la fece
sgorgare in mezo della piazza, in fronte
alla pescheria, e in altri luoghi, e ne fece
parte a quasi tutte le case per un gran trat-
to. Tratta di ciò lo Statuto per più capi-
toli, e commette al Consiglio de’Dodici,
unito con altri dodici Cittadini di quei che
partecipano del benefizio, di eleggere ogni
sei meli due Soprartanti per invigilare, sug-
gerendo anche i modi per rimediare a di-
sordini, e per conlervare tal popolar teso-
ro, che o per poca cura nel ristorare i
cannoni , e i condotti, o per iniquità di
quei che fuori lo rubano, può facilmente
patir disast.ro, e in gran parte smarrirsi .
Del circuito delle Città non si suol’ ave- Amptaa*
re altra notizia che il grido volgare ; ma di
querta si è or fatta prendere esatta mi-
sura con la pertica, camminando su i ter-
rapieni, lungo le mura per di dentro; sen-
za computare i bastionì, nè il Cartello di
S. Felice, ma bensì i due tratti del fiume,
ov’ erto supphsce al recinto. Si è dunque
trovato il giro di parti 6170. Ertendo ogni
paiso di cinque piedi, e millepassì forman-
do un miglio, se vi s’aggiunge il Cartello
cresce il recinto di sei miglia e mezo. La
fama porta assai più secondo 1’ uso suo;ma
essèndosi per occasione del censimento mi-
surata ultimamente anche la gran Città di
Milano, si è trovata di non maggiore erten-
sione.
La politura Geografica di querta Città per Clima
diligentissìme ossèrvazioni si è trovata a gra-
di 45, e minuti 19 d’ altezza di Polo,
o Ila