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Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0029
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centi, per cui ottenne già il nome dì Pittrice delle Grazie ha vo-
luto questa volta trasportarsi a trattare un fatto di Sagra Scrittura
del più sostenuto ed augusto carattere , con esito felicissimo . Per
bene intenderne il sentimento , è duopo richiamare alla memoria
la bella parabola del Sagro Testo di cui si servì il profeta per con-
vincere , ed atterrire insieme l'impudico Monarca . Che pena , gli
disse , meriterebbe quel ricco che avendo pecore e buoi in gran numero ;
per ben trattare un suo ospite ; togliesse ad un.povero runica pecorella da
lui tenuta qua!figliai L'incauto Rè non prevedendo i suoi lacci ri-
spose tosto adirato . Viva il Signore , colui che ha fatto questo e reo dì
morte., (i) Il profeta allora, più sdegnato di lui , soggiunse: Tu
sei quelT- uomo .... Tu hai ucciso dì spada rUrìa , ed hai presa per tua
moglie la moglie di luì (2).Lo scioglimento della parabola è una cosa
stessa con la sentenza di morte , ed il momento del fatale intimo è
il momento del quadro . Sorprende la risoluta mossa del Profeta ,
che ritto in piedi con avanzare il destro braccio e l'indice, tutto fa
sentire il tuono delle sue parole . Nel Re sedente due affetti si scor-
gono con egual chiarezza espressi, la sorpresa , ed il pentimento ;
il primo indispensabile e naturale , il secondo riferito nelle sacre
carte, da cui sappiamo che con quella prontezza che si pentì Da-
vidde , con quella gli fu da Dio perdonato . Curva perciò egli la
fronte ; innalza e disserra ambedue le mani : nulla di meglio che
l'inclinazione del capo per esprimere ruminazione compagna del
pentimento ; e l'innalzare ed ispalancare le mani sono il segno più
naturale delia sorpresa . Stà il Profeta avvolto in gran manto scu-
ro , ed ha lunga e canuta barba . Il suo volto mostrando tutto lo
zèlo e la ispirazion d'un profeta ; incute egual rispetto e terrore:
ha un carattere di Fisonomia , quale ragion vuole che abbiano
le persone di dolci e santi costumi » mortificate dalle penitenze «
Non è tale l'aria di testa che ha impressa al Re la saggi a Pittrice .
Tutto che sorpreso , e pentito , ha egli l'aspetto ài un uomo ro-
busto , ben pasciuto , e di caldo temperamento . Di pelame ros-
so , qual ci viene descritto , tiene i capelli avvolti con laccio leg-
giero e bianco in luogo di diadema ; siede sopra un sof à di color
rosso, coperto di una tunica semplice ma nobile al tempo stesso ,
di color giallastro ; ed ha l'arpa ai piedi , onde mostrare eh' egli
fu dal profeta sorpreso mentre era intento a suonare . Come a pro-
posito vi sta quell'Arpa , chi sembra caduta al momento della sor-

(1) Vmh Domìnus quonìam filius mortis est qui fecìt hoc . II. Reg. xn. $•

(2) Tu es Me <vir. . . . vHam percussisti gladio , & uxorem ìllius accepi-
sti in uxorem Ubi. Ibici.p,
 
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