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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 1.1806 [Cicognara, 1324A]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.8989#0013
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I

MEMORIE ENCICLOPEDICHE

DA SERVIRE TRINCIPALMFNTE

AL COMMERCIO DELLE BELLE ARTI.

INTRODUZIONE

Eccoci a mantenerla parola per il foglio Enciclopedico sulle Bel-
le Arti del Disegno , a tenore del Manifesto non ha guari pubbli-
cato ; ove più che altra cosa .riferir si debbono le opere de' mo-
derni artisti , ad effetto di divulgarne la fama , e promuoverne
semprepiù il gusto,ed il eommercioffoglio mancante da molto tem-
po j e desiderato con manifesta ragione . Se di certe arcane scien-
ze può dubitarsi che abbiano migliorato la condizione dell'uomo „
e giovato alla società ; non è così delle Arti . Queste amabili ed
innocenti Sorelle , fondandosi unicamente sulla natura di ciò che
piace ed è utile , nè alimentandosi che di oggetti gradevoli, trat-
ti dalla Storia veridica o favolosa de tempi, altra mira non han-
no che la sicurezza , la bellezza, la comodità ; il promuovere
l'industria, l'aumentare il commercio, l'ingentilire il costu-
/ me , il ricreare , il giovare , il dilettare .

Reso ciò chiaro dall'esperienza , formarono esse, e forma-
no oggidì più che mai la delizia del genere umano . Tutti i più culti
Potentati di Europa le onorano , le più illuminate Nazioni le ab-
bracciano , le coltivano ; e da per tutto valorosi giovani concor-
rono in folla per istruirsi a questa universale Maestra : Ginnasio
perenne ed immutabile delle Arti , Roma . Si aggiunge poi, che
essendosi nuovamente , tanto neli' indagare e rischiarare le vetu-
ste cose , quanto nel condurre alla perfezione lo studio triplice
del Disegno, introdotto un metodo più sensato ; questo secondato
non meno dal genio del nostro clementissimo Sovrano PIO VII.
e de' suoi zelanti Ministri , che vigorosamente promosso dai capi
d'arte che Roma vanta, patrii e stranieri, ha fatto sì, che di
già queste liberali figlie di Apollo veggono vicino il momento
della più felice rivoluzione . Ma il pregiudizio antico , queir in-
vecchiato stile , che bandir si può solo con nuovi e ripetuti lavo-
ri* per esser peso grave di molti secoli, ad ismuoverlo affatto ,

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