stanza noto per due grandi tele esposte al Panteon - (la deposizione
di Maria Vergine ?iel monumento » e gli Apostoli intorno al medesimo)
celebrate egregiamente dalla fiorita penna del Sig. Gav. Gio. Ghe-
rardo De-Rossi . Passando ora dagli arcani tipi delle sacre carte
alle ingenue grazie , ha tentato di dare una vera idea della bellez-
za , con isceglierne nei vasto campo della natura , quelle parti che
diffidi cosa si è l'incontrarle disperse, riunite impossibile. Tre
figure e non più compongono la sua tela , la quale rappresenta la
sorpresa che fa Alcibiade ad una gioyane Greca , mediante il pie-
toso ufficio di una vecchia . La giovinetta, che non oltrepassa i 17.
o i3. anni, stassi giacente sovra candido letto ; e ignara affatto del
tessuto inganno , credendo di esser soletta , pare disporsi ad un
piacevole innocente sonno . L'azione di un placido riposo, foriero
del dormire, se azione può dirsi ; è compiutamente indicata da un
dolce abbandono di tutta la persona , per cui si vede distesa sul
sinistro lato in parte sul piano del letto , in parte rilevata alquanto
su di molle cuscino . Fa la bella d'un braccio puntello al capo di
già inclinato , e "mezzo vinto dal sonno ; portando l'altro lungo
il torso , e torcendolo con soave iscorto a coprire , ciò che a co-
prire non l'azzardo , ma il pudore insegna alle verginelle . Le stà
innanzi un rotondo tavolinetto, a guisa di tripoc!e,con lastra di ver-
de antico , ornato di bronzi dorati , con sopra un vaso fittile ,
contenente un bel mazzo di fiori . All'opposto di questa vaga sce-
na , si vede al di la del letto apparire il giovinetto Alcibiade, scor-
tato dalia vecchia amica , la quale tirando alquanto le cortine'del
letto, lo mette alla vista di si belle forme . Né resta talmente sor-
preso il giovine eroe, e tale ardore ne concepisce , che ben vorreb-
be destarla ; se l'annosa confidente col dito alla bocca non gl'im-
ponesse e silenzio , e contegno . (1)
L'invenzione di questo dipinto è nuova, per quanto lo com-
porta la qualità del soggetto . Chi l'arte conosce , o tratta il pen-
nello si avvedrà facilmente, come l'artista è riescilo in ottenere un
non mediocre effetto per- una via molto difficile, dipingendo un
corpo bianchissimo di carne sopra un candido letto, ove di due
(1) Da Cornelio Nipote abbiamo dus ^.soggiunge che fu ancoratali*
che Alcibiade fu un'Ateniese grande occorrenza, luxuriosus, dìssolutus, li-
in vizj cóme in virtù . Dopo averce- bìdinosus , ìntemperans ; ut amnes ad.
lo rappresentato di nobil stirpe, bel- mirarentur in uno bomìne tantum in'es*
lissi ino, facondo Jaboriosus, patiens, se dìssimilitudinem , tamijus divenuta
liberalis, splendidiis, ajfebilis, bhn- tutturam; .
di Maria Vergine ?iel monumento » e gli Apostoli intorno al medesimo)
celebrate egregiamente dalla fiorita penna del Sig. Gav. Gio. Ghe-
rardo De-Rossi . Passando ora dagli arcani tipi delle sacre carte
alle ingenue grazie , ha tentato di dare una vera idea della bellez-
za , con isceglierne nei vasto campo della natura , quelle parti che
diffidi cosa si è l'incontrarle disperse, riunite impossibile. Tre
figure e non più compongono la sua tela , la quale rappresenta la
sorpresa che fa Alcibiade ad una gioyane Greca , mediante il pie-
toso ufficio di una vecchia . La giovinetta, che non oltrepassa i 17.
o i3. anni, stassi giacente sovra candido letto ; e ignara affatto del
tessuto inganno , credendo di esser soletta , pare disporsi ad un
piacevole innocente sonno . L'azione di un placido riposo, foriero
del dormire, se azione può dirsi ; è compiutamente indicata da un
dolce abbandono di tutta la persona , per cui si vede distesa sul
sinistro lato in parte sul piano del letto , in parte rilevata alquanto
su di molle cuscino . Fa la bella d'un braccio puntello al capo di
già inclinato , e "mezzo vinto dal sonno ; portando l'altro lungo
il torso , e torcendolo con soave iscorto a coprire , ciò che a co-
prire non l'azzardo , ma il pudore insegna alle verginelle . Le stà
innanzi un rotondo tavolinetto, a guisa di tripoc!e,con lastra di ver-
de antico , ornato di bronzi dorati , con sopra un vaso fittile ,
contenente un bel mazzo di fiori . All'opposto di questa vaga sce-
na , si vede al di la del letto apparire il giovinetto Alcibiade, scor-
tato dalia vecchia amica , la quale tirando alquanto le cortine'del
letto, lo mette alla vista di si belle forme . Né resta talmente sor-
preso il giovine eroe, e tale ardore ne concepisce , che ben vorreb-
be destarla ; se l'annosa confidente col dito alla bocca non gl'im-
ponesse e silenzio , e contegno . (1)
L'invenzione di questo dipinto è nuova, per quanto lo com-
porta la qualità del soggetto . Chi l'arte conosce , o tratta il pen-
nello si avvedrà facilmente, come l'artista è riescilo in ottenere un
non mediocre effetto per- una via molto difficile, dipingendo un
corpo bianchissimo di carne sopra un candido letto, ove di due
(1) Da Cornelio Nipote abbiamo dus ^.soggiunge che fu ancoratali*
che Alcibiade fu un'Ateniese grande occorrenza, luxuriosus, dìssolutus, li-
in vizj cóme in virtù . Dopo averce- bìdinosus , ìntemperans ; ut amnes ad.
lo rappresentato di nobil stirpe, bel- mirarentur in uno bomìne tantum in'es*
lissi ino, facondo Jaboriosus, patiens, se dìssimilitudinem , tamijus divenuta
liberalis, splendidiis, ajfebilis, bhn- tutturam; .