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Roma
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quivi alloggiati, alimentati, e ben trattati in ogni lor circostanza ;
con una pensione di più, tanto per il loro mantenimento personale,
quanto per provvedere alle spese ch' esige lo studio dell'arte che
professano . Eglino perfino vengono a Roma, e ne partono a spe-
se del Governo . Il di loro numero si è di 5. pittori, 5. scultori, e
5. architetti : a cui devono aggiungersi, un incisore in rame,, un
incisor di carnei e pietre dure ., ed un maestro di cappella .
Tutti sono alloggiati nel Palazzo ., e tutti vi hanno uno stu-
dio particolare ; senza che 1' edifizio abbia nulla perduto del suo
pristino decoro e magnificenza . Gli Architetti sono stati colloca-
ti dalla parte della Città ; perchè al solo affacciarsi alle fenestre
possano riscaldare la loro imaginazione » e ingigantire le loro idee,
all'aspetto della più bella Città dell'Universo., che gli presenta
tutti i suoi ricchi e preziosi monumenti. Le abitazioni, e gli stu-
dj de' Pittori sono stati combinati in modo ,, eh' eglino possano
godere la doppia-veduta della Città e della campagna . Così senza
doverle cercare , hanno essi sotto degli occhi quelle meraviglie
dell' arte e della natura., che non solo richiamarono un tempo su
di questa collina i Luculli, ed i Sallustj ; ma quel che più importa
vi fissarono la dimora di tanti celebri artisti., in specie de' Posini,
de' Claudj , de Salvator Rosa , e a nostri' giorni dell' immortale
Vernet . GlfScultori sono egualmente che i loro compagni allog-
giati nel Palazzo , ma hanno i loro studj in alcuni luoghi coperti
del giardino , ove separati, e tranquilli godono di ogni comodo
per 1' arte loro.
Dopo .essersi pensato a tutto quello che può favorire le arti,
e gli artisti, tanto per la convenienza e forma del locale , quanto
per gli altri mezzi, che conducono ad agevolar loro lo studio ; si
è avuto anche in vista d'introdurre su de'loro lavori.un ordine di
emulazione , che deve essere eseguito da ciascun pensionato ; sen-
za che da questo vengano ritenuti .ed impediti ^all'abbandonarsi
ciascuno a que' slanci di genio , onde si trova dotato. Si è perciò
stabilito eh? ciascuno de'giovani debba ogn'anno eseguire nella
sua classe alcun soggetto a concorrenza; i quali raccolti, (dopo
essere stati esposti per un mese al pubblico di Roma nel Salone della
loro Accademia ) debbano essere mandati a Parigi, e sottomessi
colà al giudizio deìhlClasse.delle Belle Arti dell' Instituto .
In conseguenza di ciò, il prelodato Signor Suvée Direttore, do-
po avere organizzata e ristabilita 1' Accademia Francese delle Belle
quivi alloggiati, alimentati, e ben trattati in ogni lor circostanza ;
con una pensione di più, tanto per il loro mantenimento personale,
quanto per provvedere alle spese ch' esige lo studio dell'arte che
professano . Eglino perfino vengono a Roma, e ne partono a spe-
se del Governo . Il di loro numero si è di 5. pittori, 5. scultori, e
5. architetti : a cui devono aggiungersi, un incisore in rame,, un
incisor di carnei e pietre dure ., ed un maestro di cappella .
Tutti sono alloggiati nel Palazzo ., e tutti vi hanno uno stu-
dio particolare ; senza che 1' edifizio abbia nulla perduto del suo
pristino decoro e magnificenza . Gli Architetti sono stati colloca-
ti dalla parte della Città ; perchè al solo affacciarsi alle fenestre
possano riscaldare la loro imaginazione » e ingigantire le loro idee,
all'aspetto della più bella Città dell'Universo., che gli presenta
tutti i suoi ricchi e preziosi monumenti. Le abitazioni, e gli stu-
dj de' Pittori sono stati combinati in modo ,, eh' eglino possano
godere la doppia-veduta della Città e della campagna . Così senza
doverle cercare , hanno essi sotto degli occhi quelle meraviglie
dell' arte e della natura., che non solo richiamarono un tempo su
di questa collina i Luculli, ed i Sallustj ; ma quel che più importa
vi fissarono la dimora di tanti celebri artisti., in specie de' Posini,
de' Claudj , de Salvator Rosa , e a nostri' giorni dell' immortale
Vernet . GlfScultori sono egualmente che i loro compagni allog-
giati nel Palazzo , ma hanno i loro studj in alcuni luoghi coperti
del giardino , ove separati, e tranquilli godono di ogni comodo
per 1' arte loro.
Dopo .essersi pensato a tutto quello che può favorire le arti,
e gli artisti, tanto per la convenienza e forma del locale , quanto
per gli altri mezzi, che conducono ad agevolar loro lo studio ; si
è avuto anche in vista d'introdurre su de'loro lavori.un ordine di
emulazione , che deve essere eseguito da ciascun pensionato ; sen-
za che da questo vengano ritenuti .ed impediti ^all'abbandonarsi
ciascuno a que' slanci di genio , onde si trova dotato. Si è perciò
stabilito eh? ciascuno de'giovani debba ogn'anno eseguire nella
sua classe alcun soggetto a concorrenza; i quali raccolti, (dopo
essere stati esposti per un mese al pubblico di Roma nel Salone della
loro Accademia ) debbano essere mandati a Parigi, e sottomessi
colà al giudizio deìhlClasse.delle Belle Arti dell' Instituto .
In conseguenza di ciò, il prelodato Signor Suvée Direttore, do-
po avere organizzata e ristabilita 1' Accademia Francese delle Belle