Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Miziołek, Jerzy
Mity, legendy, exempla: włoskie malarstwo świeckiej epoki Renesansu ze zbiorów Karola Lanckorońskiego — Warszawa, 2003

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.29967#0464
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Riassunto

Introduzione
Neli' ottobre del 1994 la collezione del Castello Reale a Cracovia (conosciuto come
Castello di Wawel dal nome della collina sul quale sorge) e venuto ad arricchirsi di
piu di ottanta quadri italiani donati dalia professoressa Karolina Lanckorońska (1898—
2002), provenienti dalia famosa nel suo tempo collezione viennese del conte polacco
Karol Lanckoroński (1848—1933), il padre della donatrice. In giugno del 2000, alla
donazione si sono aggiunte, tra l'altro, due opere di fama internazionale — il dipinto
di Dosso Dossi raffigurante Gzoz^e rAe <7zpzzzg<? /<?yizz^zz/Ze (Tav. V) e un intaglio tardo-
antico, conosciuto come la gemma Lanckoroński. Nei tempi dopo la seconda guerra
mondiale questi due capolavori facevano parte del Kunsthistorishes Museum di Vien-
na. Tra il 1994 e 2002 anche il Castello Reale di Varsavia ha ricevuto in dono dalia
professoressa Lanckorońska quarantadue quadri e tra questi due rittratti di Rembrandt
e un dipinto di Andrea Appiani. Le opere d'arte regalate ai due Castelli Reali costitu-
iscono appena una piccola parte della grandę collezione Lanckoroński di Vienna, la
quale, durante kultima guerra mondiale e la seguente spartizione delkEuropa, si e
dispersa nel tutto il mondo. Alcune opere appartenenti alla collezione vennero di-
strutte o rubate durante o dopo la guerra ma la maggior parte della collezione era
venduta, come per esempio la famosa tela di Paolo Uccello raffigurante &37i Gzoz^zo
rAe MrczJe z7 zfrzzgo (Tav. IV), che dal 1959 appartiene alla National Gallery di Londra
e ben nota agli studiosi del '400 la piccola tavola di Masaccio che rappresenta SantAndrea.
Tra i quadri donati nel 1994 al Castello Reale di Wawel si trovano ventisei dipin-
ti, eseguiti tra gli anni 1400 e 1550 circa, che in origine servivano a decorare gli interni
delle residenze private dei benestanti fiorentini, senesi, milanesi e veneti. Tra questi
dipinti sono soprattutto i ffontali e i fianchi (laterali) dei forzieri, attualmente cono-
sciuti (secondo Tonomastica di Giorgio Vasari), in quanto cassoni. Altri di questi
dipinti provengono da cosidetti /errzzrrz, o sono le spalliere, che venivano appese sulle
pareti sopra banchi e cassoni. Quasi tutti questi dipinti rappresentano i soggetti trat-
ti, tra 1'altro, da Omero, Ovidio, Virgilio, Livio e gli altri autori classici; alcuni traggono
origine dalia poesia e prosa latina e italiana del del '300 e '400. Ci sono poi i soggetti
che si possono nominare i pseudo-antichi che mostrano gli uomini famosi delbanti-

456
 
Annotationen