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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 1.1895

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Marucchi, Orazio: Nuove osservazioni sulla iscrizione di Abercio
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https://doi.org/10.11588/diglit.17401#0047

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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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uno speciale trattato, mi basta per ora di aver contribuito ad una
ulteriore illustrazione e difesa dell’insigne monumento di Abercio
e di aver preso parte a festeggiare l’ingresso nel nostro museo late-
ranense di questa preziosa epigrafe ; la quale dovrà continuare ad
essere riguardata dai cultori dell’ archeologia cristiana come uno
dei testi più importanti trasmessici dalla antichità, intorno al con-
senso mirabile di tutta la Chiesa sopra i principali punti dogma-
tici nell'Oriente e nell’Occidente fin dal secondo secolo.

Roma, Aprile 1895.

Orazio Marucchi.

esposte. Il dotto critico tedesco ripete parecchie delle obiezioni stesse fatte
dal Ficker contro il carattere cristiano del monumento, ma è in qualche
modo meno radicale di lui; perchè riconosce che talune espressioni, come
quella del mistico cibo del pesce, sono da intendersi piuttosto in senso
cristiano. Egli vede nella iscrizione di Abercio un monumento che rispec-
chia le idee del sincretismo orientale, cioè di una strana mescolanza di
dommi e di culti diversi. Mentre ammette che per l’l/&vg non può intendersi
Attis, nega però che il pastore di cui Abercio si professa discepolo debba
identificarsi col buon pastore evangelico, e lo crede Attis, intendendo per il
Re e per la Regina Giove e Giunone. E per dare una idea di quel sincreti-
smo, alle cui idee religiose avrebbe partecipato Abercio, secondo la sua
opinione, cita uno strano documento pubblicato dalRUsener che si crede
abbia fatto parte della perduta storia cristiana di Filippo Sidete del quarto
secolo. Ma se questo documento ha alcuni punti di contatto con le frasi
della nostra iscrizione se ne allontana però in altri e ad ogni modo è di
un’età troppo posteriore perchè possa servire di confronto. In complesso
le obiezioni dell’Harnak sono dunque le stesse del Ficker, con la differenza
che il primo si tiene in un campo più largo e più vago quale è quello
di uno strano ed indefinito sincretismo. E questo giudizio è sempre un
passo indietro rispetto all’opinione del Ficker; e mostra come il carattere
cristiano del monumento, quantunque velato dal simbolismo, trasparisca
pure tanto chiaramente da non potersi proprio del tutto negare neppure
da chi abbia l’animo fortemente prevenuto contro la sua cristianità.

Del resto lo scritto del dott. Harnak è esteso e complesso e merita
un esame accurato e una completa risposta che io non posso neppure ten-
tare in una nota. So che ad esso si incarica di rispondere quanto prima
il eh. Duchesne chiamato da lui in questione ; nè io potrei cedere il campo
a più abile ed autorevole difensore.
 
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