DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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Spoleto appiè del colle di Sant'Angelo o Ciciano. Anche questa
chiesa è un edilìzio de’ tempi pagani adattato poi ad uso cri-
stiano. Essa prima si chiamava San Salvatore, oggi è detta del
Crocifisso. Alle tre porte che regnano nella parte inferiore della
facciata sovrastano fregi in rilievo del medesimo carattere clas-
sico di quelli del tempio di Clitunno, e delle tre finestre che
si aprono nell'alto, decorate aneli'esse di singolari ornamenti di
gusto classico, le due laterali mostrano nel timpano, del resto
affatto nudo, la stessa croce monogrammatica del tempietto citato.
Per quanto si sieno studiati negli anni scorsi i misteriosi
monumenti, il problema, a mio giudizio, non si può ancora
dir risoluto. Il soggiorno da me fatto nelle passate vacanze
estive nell'Umbria mi offerse Popportunità di esaminare con agio
questi ed altri edilizi affini e mi condusse ad un giudizio sull’età
e l'origine degli ornati, e in parte anche degli edifìzì a cui ap-
partengono, che io voglio qui sottoporre, accompagnandolo con una
sommaria dimostrazione, al parere dei dotti. Riserbo ad altro
luogo un più ampio sviluppo di alcuni punti. Il risultato che
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Spoleto appiè del colle di Sant'Angelo o Ciciano. Anche questa
chiesa è un edilìzio de’ tempi pagani adattato poi ad uso cri-
stiano. Essa prima si chiamava San Salvatore, oggi è detta del
Crocifisso. Alle tre porte che regnano nella parte inferiore della
facciata sovrastano fregi in rilievo del medesimo carattere clas-
sico di quelli del tempio di Clitunno, e delle tre finestre che
si aprono nell'alto, decorate aneli'esse di singolari ornamenti di
gusto classico, le due laterali mostrano nel timpano, del resto
affatto nudo, la stessa croce monogrammatica del tempietto citato.
Per quanto si sieno studiati negli anni scorsi i misteriosi
monumenti, il problema, a mio giudizio, non si può ancora
dir risoluto. Il soggiorno da me fatto nelle passate vacanze
estive nell'Umbria mi offerse Popportunità di esaminare con agio
questi ed altri edilizi affini e mi condusse ad un giudizio sull’età
e l'origine degli ornati, e in parte anche degli edifìzì a cui ap-
partengono, che io voglio qui sottoporre, accompagnandolo con una
sommaria dimostrazione, al parere dei dotti. Riserbo ad altro
luogo un più ampio sviluppo di alcuni punti. Il risultato che