178
NUOVO BULLETTINO
permesso di restituirla. Le due transenne adunque stavano, una
dinanzi al sepolcro superiore, l’altra avanti all’inferiore ; e quella
di sopra era evidentemente più in fuori perchè l’architrave non
ne coprisse troppo la vista. Questo architrave servì probabilmente
per sostenere lampade, alcune sospese al disotto, altre appog-
giate al disopra per ardere separatamente innanzi ai due loculi.
L’arco era chiuso in basso da un parapetto di muro rive-
stito di marmo (I), sulla cui parete verticale non dubito che
fosse inciso Yelogio damasiano, che ho disegnato nella tavola se-
condo l’unico testo fornitoci dal codice di Closterneuburg 1 ed
imitando la nota paleografia filocaliana. La grandiosa abside,
della quale ho dato cenno di sopra, che fu posteriormente sca-
vata, e che è murata con pezzi di mattone e di tufi molto ir-
regolari e coperta di stucco assai grossolano, era separata dalla
galleria per mezzo di una grossa transenna di pavonazzetto della
quale sussistono molti frammenti. Ne ho disegnati alcuni che ri-
produco nella fìg. annessa colle relative misure. Nella pianta
(pag. 173) si vedrà in N, ed N' l’incastro di questa transenna che
ce ne fornisce l’altezza; anzi in quello di sinistra N rimane ancora
lo stipite di marmo coll’asola per ricevere la lastra a trafori. 1
due pilastrini sono stati da me suppliti (essi infatti erano ne-
1 V. de Rossi, Inscript. Christ. II, pars I, pag. 66.
NUOVO BULLETTINO
permesso di restituirla. Le due transenne adunque stavano, una
dinanzi al sepolcro superiore, l’altra avanti all’inferiore ; e quella
di sopra era evidentemente più in fuori perchè l’architrave non
ne coprisse troppo la vista. Questo architrave servì probabilmente
per sostenere lampade, alcune sospese al disotto, altre appog-
giate al disopra per ardere separatamente innanzi ai due loculi.
L’arco era chiuso in basso da un parapetto di muro rive-
stito di marmo (I), sulla cui parete verticale non dubito che
fosse inciso Yelogio damasiano, che ho disegnato nella tavola se-
condo l’unico testo fornitoci dal codice di Closterneuburg 1 ed
imitando la nota paleografia filocaliana. La grandiosa abside,
della quale ho dato cenno di sopra, che fu posteriormente sca-
vata, e che è murata con pezzi di mattone e di tufi molto ir-
regolari e coperta di stucco assai grossolano, era separata dalla
galleria per mezzo di una grossa transenna di pavonazzetto della
quale sussistono molti frammenti. Ne ho disegnati alcuni che ri-
produco nella fìg. annessa colle relative misure. Nella pianta
(pag. 173) si vedrà in N, ed N' l’incastro di questa transenna che
ce ne fornisce l’altezza; anzi in quello di sinistra N rimane ancora
lo stipite di marmo coll’asola per ricevere la lastra a trafori. 1
due pilastrini sono stati da me suppliti (essi infatti erano ne-
1 V. de Rossi, Inscript. Christ. II, pars I, pag. 66.