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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 2.1896

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Stevenson, Enrico: Scoperte epigrafiche nella Chiesa di S. Pietro in Coelo Aureo in Pavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17402#0146
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NUOVO BULLETTINO

dai primi decenni del secolo VI esistesse una chiesa. Due iscri-
zioni sepolcrali munite 1’ una e l’altra di data certa, spettano ad
un diacono ed a un suddiacono sepolti sotto il consolato di Pao-
lino giuniore, 1’ anno 534. Trascrivo il testo di ambedue giusta
T edizione del Majocchi :

HIC IN PttCE REQuiescit bonae memoriae
IVLIANVS DIAconus qui vixit
IN HOC SAECulo annos
PLus Minus XXXIII Depositus ?
sub die ?... aVGVSTe post cons.

^AVLINI IVNwm v. c. indictione . ..

HIC IN PAce requies

CIT Bonae Memoriae M.

SVBDIACoraws qui vixit

in SECVLO Annos plus minus.

Diep. ? VI IDus.post cons.

PAVLINI iunioris v. c. ind.

I defunti facilmente fecero parte del clero della chiesa di
s. Pietro ; ed in questo caso la esistenza del santuario sarebbe
certa fin dagli inizi almeno del secolo VI.

Ad ogni modo le prime origini del sacro edificio sono cer-
tamente anteriori al regno di Liutprando (a. 711-744); chi dubita
ancora di ciò non ha posto mente a quanto ha stabilito in pro-
posito il de Rossi nel tomo secondo delle Inscriptiones chri-
stianae h Sarà perciò opportuno di trattenerci brevemente su tale
argomento. Paolo Diacono nell’indicare a Pavia la (basilica
s. Petri) foras muros cum monasterio, quod coelum aureum
appellatut et (Liutprandus rex) instituit, etc.1 2 attribuisce al re
longobardo la fondazione del monasterium non già quella della

1 Pp. 16, 33.

2 De gestis Langobardor., VI, 58.
 
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