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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 14.1908

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Marucchi, Orazio: Osservazioni sopra una pittura biblica del cimitero di Pretestato (la così detta coronazione di spine) a proposito di una recente controversia
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https://doi.org/10.11588/diglit.19822#0146
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PITTURA DEL CIMITERO DI PRETESTATO

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zìente, se è ricordata nel vangelo di s. Marco è taciuta affatto
in quello di s. Giovanni.

Finalmente osservo che con la spiegazione da me data, le
tre scene contigue, che formano quasi un solo quadro, stareb-
bero in perfetta armonia l'una con l'altra, esprimendo lo stesso
concetto della divina missione di Cristo. Invece la scena ob-
brobriosa della incoronazione di spine, così ripugnante allo spi-
rito dell'arte cristiana primitiva, sarebbe in contradizione troppo
stridente con le altre due scene. Ne dicasi che si sarebbe
voluto esprimere un contrasto od antitesi artistica fra la pas-
sione e la gloria; giacche allora accanto alla coronazione di
spine si sarebbe espressa la resurrezione, come si fece infatti
nel sarcofago lateranense del IV secolo, ricordato di sopra. Ma
la scena umiliante del pretorio di Pilato e delle ignominie ar-
recate al « re da burla » non si concilia con il concetto che guidò
l'artista nei due quadri contigui, che fu quello-di esprimere
invece la manifestazione del vero Messia, e la sua glorificazione
come Redentore del mondo e vero re d'Israele, insomma di rap-
presentare la sua divinità. Dissi che la supposta corona sul capo
di Cristo nella nostra pittura potrebbe essere invece una mera
illusione prodotta dalle foglie palustri che il pittore intendeva
appartenessero alla canna e che dipinse troppo distaccate, talché
vennero a coprire la testa del Salvatore. Ma se anche si potesse
dimostrare che il capo di Cristo è lì veramente coronato, io non
correrei mai col pensiero alla corona ignominiosa della passione,
ma bensì a quella della gloria che compete al JRex Israel, no-
minato nello stesso capo 1° del vangelo di s. Giovanni, dove si
narra la testimonianza del Battista.

Aggiungerò ancora che quantunque le pitture del cubiculo
del cimitero di Pretestato sieno in gran parte distrutte, ne ri-
mane però un'altra nella parete che è di contro a quelle già
descritte; e questa rappresenta il prodigio dell'emoroissa. Ora
questo prodigio non è narrato dal quarto evangelo, ed esso ap-
 
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