NOTIZIE
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Fra questi frammenti è assai notevole un rilievo di ottimo
stile rappresentante alcuni soldati romani forniti di calzari, i
quali attendono ad un qualche lavoro di campagna tagliando
delle canne palustri.
Verona.
Restauri nella Chiesa di S. Lorenzo.
Riceviamo dal Eev. D. Pietro Cav. Scapini e pubblichiamo
volentieri i seguenti cenni sopra i restauri recentemente com-
piuti in questa antichissima chiesa monumentale.
« Circa a metà del Corso Cavour tra i portoni dei Borsari
e Castel Vecchio esiste un antichissimo tempio dedicato a
s. Lorenzo, il quale nei secoli successivi era stato guastato e
che ora si può dire quasi intieramente ristabilito nelle primi-
tive sue forme. È a tre navate sostenute da colonne di marmo
avvicendale a pilastri crociformi, ad ogni arcata corrisponde
tanto nel pianterreno, quanto nelle logge un finestrino assai
ristretto a sbalzo, arcuato ; le arcate binate dividono l'interno
in tre navi. La lunghezza interna della chiesa, dall'estremità
dell'abside fino alla porta maggiore è di m. 33 ; la larghezza
da una parete all'altra è di m. 10,50, i muri perimetrali sono
costruiti da strati avvicendati di tufo, cotto, e ciottoli che dànno
all'interno un aspetto prolicromico assai gradito. Le arcate con
un piedritto assai pronunciato, e con pulvini a guscia risentono
dello stile bizantino. I due matronéi sono comunicanti con una
arcata trasversale all'ultimo arco della navata meridiana. Ai
due lati della porta maggiore sopra la facciata si trovano due
torri rotonde costruite in tufo e cotto, più alte di qualche metro
del tetto della chiesa. In queste torri si contenevano le scale
a chiocciola che davano accesso al matronéò, una di queste
scale è stata demolita per fare al piano terreno una piccola
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Fra questi frammenti è assai notevole un rilievo di ottimo
stile rappresentante alcuni soldati romani forniti di calzari, i
quali attendono ad un qualche lavoro di campagna tagliando
delle canne palustri.
Verona.
Restauri nella Chiesa di S. Lorenzo.
Riceviamo dal Eev. D. Pietro Cav. Scapini e pubblichiamo
volentieri i seguenti cenni sopra i restauri recentemente com-
piuti in questa antichissima chiesa monumentale.
« Circa a metà del Corso Cavour tra i portoni dei Borsari
e Castel Vecchio esiste un antichissimo tempio dedicato a
s. Lorenzo, il quale nei secoli successivi era stato guastato e
che ora si può dire quasi intieramente ristabilito nelle primi-
tive sue forme. È a tre navate sostenute da colonne di marmo
avvicendale a pilastri crociformi, ad ogni arcata corrisponde
tanto nel pianterreno, quanto nelle logge un finestrino assai
ristretto a sbalzo, arcuato ; le arcate binate dividono l'interno
in tre navi. La lunghezza interna della chiesa, dall'estremità
dell'abside fino alla porta maggiore è di m. 33 ; la larghezza
da una parete all'altra è di m. 10,50, i muri perimetrali sono
costruiti da strati avvicendati di tufo, cotto, e ciottoli che dànno
all'interno un aspetto prolicromico assai gradito. Le arcate con
un piedritto assai pronunciato, e con pulvini a guscia risentono
dello stile bizantino. I due matronéi sono comunicanti con una
arcata trasversale all'ultimo arco della navata meridiana. Ai
due lati della porta maggiore sopra la facciata si trovano due
torri rotonde costruite in tufo e cotto, più alte di qualche metro
del tetto della chiesa. In queste torri si contenevano le scale
a chiocciola che davano accesso al matronéò, una di queste
scale è stata demolita per fare al piano terreno una piccola