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G. BONAVENIA S. I.
del terso, ecc.». Si badi bene che io non mi pronunzio af-
fatto sulla maggiore o minore antichità di loculi appartenenti
ad uno stesso livello, ma ad un diverso livello. La questione
sarebbe abbastanza complicata, nè è questo il tempo di entrarvi.
Solo avverto che in gallerie ad unico livello ho veduto (ad es.
in Calepodio) che un tratto della parete superiore fu lasciato
intatto per un metro di altezza, e due loculi furono quivi stesso
aperti in basso. Ciò osservai in una mia escursione a quel ci-
mitero ai 23 dicembre del 1896. Dunque non sempre in un
primo livello (che equivale a galleria ad unico livello) possiamo
esser certi che la escavazione dei loculi cominciò dalla prima
fila in alto. Ad ogni modo in una breve galleria di metri 8,22,
quale è al primo livello quella di cui ragioniamo, la diversità
di tempo potrebbe facilmente trascurarsi ed aversi i loculi come
contemporanei tra loro.
Se non che questa fortunata galleria a tre livelli, che con
l'altra brevissima adiacente a due livelli, e col suo ingresso
unico dalla Basilica, senza alcuna comunicazione con il resto
del cimitero, e con altre particolarità, viene a formare tutta
da sè come una catacomba in miniatura ; ci porge anche il
modo di computare quasi esattamente gli anni che corsero dal
suo primo aprirsi sino al suo terminarsi, cioè un ventennio dal
380 al 400, ma anche di questo debbo tacere per brevità.
Quello poi che qui conferma in maniera mirabile come i
loculi del primo livello siano più antichi rispetto ai loculi
del secondo, e questi a quelli del terzo livello, sono le tre
iscrizioni consolari ancora affisse al posto con le successive date
del 383, 388, 390. Di queste la prima trovasi contigua alla volta
nel primo livello, la seconda alla prima fila dei loculi nel secondo
livello, e la tersa parimente alla prima fila del terso livello.
Conchiudo questi cenni con avvertire che nelle pratiche
conclusioni, di cui tratterò nel paragrafo seguente, prescelgo
per unità di misura l'altezza minima di metri 1,70, che de-
G. BONAVENIA S. I.
del terso, ecc.». Si badi bene che io non mi pronunzio af-
fatto sulla maggiore o minore antichità di loculi appartenenti
ad uno stesso livello, ma ad un diverso livello. La questione
sarebbe abbastanza complicata, nè è questo il tempo di entrarvi.
Solo avverto che in gallerie ad unico livello ho veduto (ad es.
in Calepodio) che un tratto della parete superiore fu lasciato
intatto per un metro di altezza, e due loculi furono quivi stesso
aperti in basso. Ciò osservai in una mia escursione a quel ci-
mitero ai 23 dicembre del 1896. Dunque non sempre in un
primo livello (che equivale a galleria ad unico livello) possiamo
esser certi che la escavazione dei loculi cominciò dalla prima
fila in alto. Ad ogni modo in una breve galleria di metri 8,22,
quale è al primo livello quella di cui ragioniamo, la diversità
di tempo potrebbe facilmente trascurarsi ed aversi i loculi come
contemporanei tra loro.
Se non che questa fortunata galleria a tre livelli, che con
l'altra brevissima adiacente a due livelli, e col suo ingresso
unico dalla Basilica, senza alcuna comunicazione con il resto
del cimitero, e con altre particolarità, viene a formare tutta
da sè come una catacomba in miniatura ; ci porge anche il
modo di computare quasi esattamente gli anni che corsero dal
suo primo aprirsi sino al suo terminarsi, cioè un ventennio dal
380 al 400, ma anche di questo debbo tacere per brevità.
Quello poi che qui conferma in maniera mirabile come i
loculi del primo livello siano più antichi rispetto ai loculi
del secondo, e questi a quelli del terzo livello, sono le tre
iscrizioni consolari ancora affisse al posto con le successive date
del 383, 388, 390. Di queste la prima trovasi contigua alla volta
nel primo livello, la seconda alla prima fila dei loculi nel secondo
livello, e la tersa parimente alla prima fila del terso livello.
Conchiudo questi cenni con avvertire che nelle pratiche
conclusioni, di cui tratterò nel paragrafo seguente, prescelgo
per unità di misura l'altezza minima di metri 1,70, che de-