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NOTIZIE
rono sepolti Aquila e Prisca, i quali strinsero amicizia con l'a-
postolo Paolo a Corinto e che di lì tornarono a Koma, dove poi
fondarono una chiesa domestica la quale fu in relazione col grande
cimitero della via Salaria1.
Ed è notevole la circostanza che questa iscrizione si è
rinvenuta a poca distanza da quell'altra notissima di un Au-
gusti libertus praepositus tabernaculariorum, che il De Eossi
mise pure in relazione con personaggi i quali esercitarono lo
stesso mestiere di Aquila e Prisca e dell'apostolo Paolo, cioè
quello di fabbricanti di tende (ars scenofactoria).
E chi dopo ciò potrebbe negare una qualche probabilità che
la iscrizione ora scoperta abbia appartenuto a dei discendenti di
compagni di Aquila e Prisca, nelle famiglie dei quali si fossero
perpetuati come ricordo i nomi derivati dalla patria d'origine
e da quello del grande apostolo?
La sola speranza pertanto di trovare altre iscrizioni che ac-
cennino a simili ricordi importantissimi, come anche la speranza
di trovare alcune altre di quelle antichissime iscrizioni dipinte
in rosso su tegola e quelle specialmente con il nome di Petrus
che ricordano certamente l'apostolo, questa sola speranza, io
dico, deve spingere a proseguire con il massimo impegno anche
queste interne escavazioni nell'antichissimo cimitero apostolico
della via Salaria. Onde io spero che dentro quest'anno, o al-
meno nell'anno prossimo, queste esplorazioni tanto desiderate
da tutti saranno riprese.
* *
Il P. Giuseppe Albarelli attende da qualche tempo alla ri-
cerca del cimitero presso il così detto « Clivus Cucumeris » sulla
via Salaria vecchia, come si è riferito nel resoconto delle con-
ferenze di archeologia cristiana in questo stesso fascicolo. Ora
1 Atti apost., XVIII, 1, ef. Bull, d'ardi, crist., 1867, p. 43 segg.
NOTIZIE
rono sepolti Aquila e Prisca, i quali strinsero amicizia con l'a-
postolo Paolo a Corinto e che di lì tornarono a Koma, dove poi
fondarono una chiesa domestica la quale fu in relazione col grande
cimitero della via Salaria1.
Ed è notevole la circostanza che questa iscrizione si è
rinvenuta a poca distanza da quell'altra notissima di un Au-
gusti libertus praepositus tabernaculariorum, che il De Eossi
mise pure in relazione con personaggi i quali esercitarono lo
stesso mestiere di Aquila e Prisca e dell'apostolo Paolo, cioè
quello di fabbricanti di tende (ars scenofactoria).
E chi dopo ciò potrebbe negare una qualche probabilità che
la iscrizione ora scoperta abbia appartenuto a dei discendenti di
compagni di Aquila e Prisca, nelle famiglie dei quali si fossero
perpetuati come ricordo i nomi derivati dalla patria d'origine
e da quello del grande apostolo?
La sola speranza pertanto di trovare altre iscrizioni che ac-
cennino a simili ricordi importantissimi, come anche la speranza
di trovare alcune altre di quelle antichissime iscrizioni dipinte
in rosso su tegola e quelle specialmente con il nome di Petrus
che ricordano certamente l'apostolo, questa sola speranza, io
dico, deve spingere a proseguire con il massimo impegno anche
queste interne escavazioni nell'antichissimo cimitero apostolico
della via Salaria. Onde io spero che dentro quest'anno, o al-
meno nell'anno prossimo, queste esplorazioni tanto desiderate
da tutti saranno riprese.
* *
Il P. Giuseppe Albarelli attende da qualche tempo alla ri-
cerca del cimitero presso il così detto « Clivus Cucumeris » sulla
via Salaria vecchia, come si è riferito nel resoconto delle con-
ferenze di archeologia cristiana in questo stesso fascicolo. Ora
1 Atti apost., XVIII, 1, ef. Bull, d'ardi, crist., 1867, p. 43 segg.