SULL'ISCRIZIONE DEL PAPA PONZIAXO
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sere bene conosciuta in tutte le sue circostanze l. E per il caso
di Fabiano, egli non potè essere vindicatus dal suo successore,
giacche è noto che subito dopo la morte di lui, e prima della
elezione di Cornelio, il clero della Chiesa romana scrisse alla
Chiesa di Cartagine per informarla de glorioso ejus exitu 2 ; il
che suppone che Fabiano fosse già vindicatus.
Ma oggi la scoperta proprio della epigrafe di Poliziano ci
dimostra inaccettabile la spiegazione della « vindicatio » che si
dette per la sigla aggiunta sull'epigrafe di Fabiano, spiegazione
che non fu ponderata abbastanza e fu ripetuta da tutti ; e dovrà
ammettersi invece che nelle due epigrafi simili della cripta pa-
pale il titolo di martyr fu aggiunto posteriormente ma senza
alcun rapporto alla vindicatio del martirio, e perciò più probabil-
mente nell'epoca della pace.
E qui parlo soltanto delle iscrizioni della cripta papale,
giacche il caso della iscrizione del papa Cornelio è diverso. E
noto clie essa sta in una cripta separata e che è scritta in la-
tino come siegue:
1 Cosi p. e. Ottato di Milovi ci parla di una matrona 'che fu bia-
simata per aver prestato culto alle reliquie di un defunto « nescio cujus
hominis mortili et si martyris sed necdinn vindicati » De schismate Do-
natistarum, I, 16. Ma qui evidentemente si tratta di uno sconosciuto « ne-
scio cujus liominis mortili ».
5 E che quella lettera fosse scritta quando la sede romana era ancora
vacante lo mostra il fatto che S. Cipriano rispose ai preti ed ai diaconi
di Roma dicendo che da essi egli aveva ricevuto pienissima informazione
sul martirio di Fabiano. (Cypriani, Epistola III; cf. Migne, Patrol. kit.,
tomo IV, col. 234).
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sere bene conosciuta in tutte le sue circostanze l. E per il caso
di Fabiano, egli non potè essere vindicatus dal suo successore,
giacche è noto che subito dopo la morte di lui, e prima della
elezione di Cornelio, il clero della Chiesa romana scrisse alla
Chiesa di Cartagine per informarla de glorioso ejus exitu 2 ; il
che suppone che Fabiano fosse già vindicatus.
Ma oggi la scoperta proprio della epigrafe di Poliziano ci
dimostra inaccettabile la spiegazione della « vindicatio » che si
dette per la sigla aggiunta sull'epigrafe di Fabiano, spiegazione
che non fu ponderata abbastanza e fu ripetuta da tutti ; e dovrà
ammettersi invece che nelle due epigrafi simili della cripta pa-
pale il titolo di martyr fu aggiunto posteriormente ma senza
alcun rapporto alla vindicatio del martirio, e perciò più probabil-
mente nell'epoca della pace.
E qui parlo soltanto delle iscrizioni della cripta papale,
giacche il caso della iscrizione del papa Cornelio è diverso. E
noto clie essa sta in una cripta separata e che è scritta in la-
tino come siegue:
1 Cosi p. e. Ottato di Milovi ci parla di una matrona 'che fu bia-
simata per aver prestato culto alle reliquie di un defunto « nescio cujus
hominis mortili et si martyris sed necdinn vindicati » De schismate Do-
natistarum, I, 16. Ma qui evidentemente si tratta di uno sconosciuto « ne-
scio cujus liominis mortili ».
5 E che quella lettera fosse scritta quando la sede romana era ancora
vacante lo mostra il fatto che S. Cipriano rispose ai preti ed ai diaconi
di Roma dicendo che da essi egli aveva ricevuto pienissima informazione
sul martirio di Fabiano. (Cypriani, Epistola III; cf. Migne, Patrol. kit.,
tomo IV, col. 234).