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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Marucchi, Orazio: L' ipogèo con i graffiti degli Apostoli Pietro e Paolo scoperto sotto la basilica di S. Sebastiano
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0011

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l'ipogèo M N formato da una stretta galleria che fu posta poi in
comunicazione con un antico pozzo P.

La tavola IIa mostra infine la sezione longitudinale dell'ipogèo
fatta secondo la linea A B ; e da essa possono ricavarsi le varie quote
in relazione al piano della chiesa. Già si potè constatare che la scaia
discendente all'ipogèo dovette essere assai antica ed anteriore alla
costruzione della basilica, perchè i suoi gradini passano sotto il
muro di fondazione di questa : e ciò anche ultimamente si è veri-
ficato con ogni certezza (lett. E).

La comunicazione che dovette esservi un giorno fra la triclia
dove si celebravano le agapi sacre in onore della memoria degli
apostoli e la scala del nostro ipogèo prova già che questo dovette
avere relazione con quella memoria: e la importanza dell'ipogèo è
confermata dal fatto che allorquando dopo la costruzione della basi-
lica quella prima comunicazione fu interrotta, si aprì una comunica-
zione laterale 1, di cui rimane ancora una parte e che fu poi tagliata
dalla costruzione della cisterna nell'orto dei frati. Nè voglio omettere
una osservazione suggeritami dal eh. collega P. Grossi Gondi, che
cioè la stessa orientazione della a triclia » la quale è obliqua al-
l'asse della basilica e guarda verso la scala, mostra che la triclia do-
vette essere coordinata a quell'ipogèo.

Ma con ulteriori osservazioni si è pure constatato (e la tav. Ia

10 mostra) che l'ipogèo recentemente scoperto fu cavato nello stesso
banco di tufo in cui furono aperti i tre sepolcri, A, B, C e che ebbe

11 suo ingresso primitivo sulla stessa piazzuola dove questi l'ave-
vano; il che fa supporre che anch'esso fosse un'altro sepolcro di
quel gruppo ma forse un sepolcro appena cominciato. Ed è certo
ad ogni modo che mentre i suddetti tre sepolcri furono abbandonati
ed interrati, (il che avvenne probabilmente nel secolo terzo) il nostro
ipogèo soltanto si conservò e se ne prolungò la scala al disopra del-
l'interramento della piazzuola e restò accessibile per lunghissimo
tempo. Ora basterebbe tutto ciò per dimostrare che ad esso si colle-
gava una memoria importante; e la sua relazione già indicata con
la triclia ove si invocarono gli apostoli con i numerosi e ben noti
proscinemi basterebbe pure a provare, ancorché in quel sotterraneo
fosse scomparsa ogni traccia di venerazione, che in esso deve rico-
noscersi il luogo in cui si venerava anticamente un ricordo della
memoria sepolcrale degli apostoli, la quale memoria non poteva
stare nella triclia., che era semplicemente la sala delle agapi, ma
dovea stare bensì nelle sue vicinanze.

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