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Grossi Gondi, Felice: L' iscrizione eucaristica del secolo V nella Basilica di S. Lorenzo in Verano
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0112
L'ISCRIZIONE EUCARISTICA DEL SECOLO V
NELLA BASILICA DI S. LORENZO IN VERANO.
Nel Bullettino dell'anno 1920, p. 42, diedi una breve notizia di
un'importante iscrizione, adoperata come lacunare del soffitto della
cripta nella basilica di s. Lorenzo sulla via Tiburtina. Notai che al-
l'iscrizione mancavano tutti gli inizi e le finali dei versi, perchè co-
perù dai due architravi su cui poggia nelle estremità. E formulai il
voto che si liberasse un monumento così insigne dal luogo infelice
ove fu collocato (1). Non potendosi ciò fare, almeno per ora, per la
non lieve spesa a cui si anderebbe incontro, ottenni nel decorso mese
di maggio dal ch.mo Mons. C. Respighi, segretario della Commis-
sione pontificia di archeologia sacra, di liberare quella parte in cui
si trovano gli inizi dei versi. Disgraziatamente però trovammo che
il marmo è rotto alquanto in principio, onde si desidera nell'iniziale
di ciascun verso, un mezzo piede, salvo che nel quarto, in cui manca
un piede e mezzo.
Pertanto, ecco il testo dell'iscrizione colle nuove aggiunte e i
supplementi (2) che propongo, e dei quali renderò ragione parti-
tamente :
Adsp ICE QVI TRANSIS • QVAM SIT BREVIS AC ipe, vita
Atqu E TWE NAVIS ITER AD LITVS PARAD isi
Rell EGE • QVO VVLTVM DNI FACIAS TIBI PO rtum
Percipias gra TIAM QVIS _QVIS H/EC SACRA PERH auris
Glor IA SVMMA DS LVMEN SAPIENTIA VIR ha
Ver VS IN ALTARI CRVOR EST VINVQ videtur
h Q TVI LATERIS PER OPVS MIRAE pietath
Unde POTENTER AQVAM tRIBVIS BAPTI smate lotis
(1) Ciò avvenne nel sec. XII quando nell'a. 1148 i marmorari romani Giovanni,
Piétro, Angelo e Sasso, rifecero per intero la cripta e il cìborium dell'altare mag-
giore di S. Lorenzo. L'iscrizione soffrì anche il danno di venire tagliata da una
croce, iscritta in un circolo, e da quattro tondini in opera cosmatesca.
(2) Per i supplementi finali, ho mantenuto quelli proposti dal Bonavenia, sa'vo
nel 3° verso, ove il supplemento poscere sancios, da lui ideato, non può accettarsi,
altrimenti il verso avrebbe sei piedi.
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NELLA BASILICA DI S. LORENZO IN VERANO.
Nel Bullettino dell'anno 1920, p. 42, diedi una breve notizia di
un'importante iscrizione, adoperata come lacunare del soffitto della
cripta nella basilica di s. Lorenzo sulla via Tiburtina. Notai che al-
l'iscrizione mancavano tutti gli inizi e le finali dei versi, perchè co-
perù dai due architravi su cui poggia nelle estremità. E formulai il
voto che si liberasse un monumento così insigne dal luogo infelice
ove fu collocato (1). Non potendosi ciò fare, almeno per ora, per la
non lieve spesa a cui si anderebbe incontro, ottenni nel decorso mese
di maggio dal ch.mo Mons. C. Respighi, segretario della Commis-
sione pontificia di archeologia sacra, di liberare quella parte in cui
si trovano gli inizi dei versi. Disgraziatamente però trovammo che
il marmo è rotto alquanto in principio, onde si desidera nell'iniziale
di ciascun verso, un mezzo piede, salvo che nel quarto, in cui manca
un piede e mezzo.
Pertanto, ecco il testo dell'iscrizione colle nuove aggiunte e i
supplementi (2) che propongo, e dei quali renderò ragione parti-
tamente :
Adsp ICE QVI TRANSIS • QVAM SIT BREVIS AC ipe, vita
Atqu E TWE NAVIS ITER AD LITVS PARAD isi
Rell EGE • QVO VVLTVM DNI FACIAS TIBI PO rtum
Percipias gra TIAM QVIS _QVIS H/EC SACRA PERH auris
Glor IA SVMMA DS LVMEN SAPIENTIA VIR ha
Ver VS IN ALTARI CRVOR EST VINVQ videtur
h Q TVI LATERIS PER OPVS MIRAE pietath
Unde POTENTER AQVAM tRIBVIS BAPTI smate lotis
(1) Ciò avvenne nel sec. XII quando nell'a. 1148 i marmorari romani Giovanni,
Piétro, Angelo e Sasso, rifecero per intero la cripta e il cìborium dell'altare mag-
giore di S. Lorenzo. L'iscrizione soffrì anche il danno di venire tagliata da una
croce, iscritta in un circolo, e da quattro tondini in opera cosmatesca.
(2) Per i supplementi finali, ho mantenuto quelli proposti dal Bonavenia, sa'vo
nel 3° verso, ove il supplemento poscere sancios, da lui ideato, non può accettarsi,
altrimenti il verso avrebbe sei piedi.
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