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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Il sarcofago di S. Elena prima dei restauri del secolo XVIII.
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0043

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Così si spiegheremmo come Sparziano (1) (Sev. 24, 2) non sapesse
dire se di Settimio Severo fu portato a Roma il corpo o soltanto le
ceneri e si sentisse meno inclinato alla seconda versione (quamois
aliqui urnulam... juisse dicant etc.) che è la vera. Le fonti (cf. Cass.
Dio 76, 15; Herodian. 3, 15, 7) gli parlavano di ceneri chiuse in pic-
cola urna, ma nel mausoleo egli vedeva forse con i propri occhi un
sarcofago ! Così anche potremmo spiegarci le contraddizioni degli
storici circa la materia dell'urna (porfido secondo Dione, -alabastro
secondo Erodiano, oro secondo Sparziano). Scomparsa nel cupo
seno dell'arca, sotto il coperchio immane, essa sfuggiva a qualsiasi
verifica.

Ciò che io tengo per fermo è che l'arca porfiretica di s. Elena
non fu fatta per un semplice generale, ma per un imperatore e, se-
condo tutte le apparenze, per un imperatore pagano (2); dacché non
si può concedere allo Strzygovski che quei rilievi guerreschi abbiano
un significato simbolico e rappresentino il trionfo della fede sulla
incredulità (3). Si potrebbe invece consentire con il professore au-

non in un vaso fatto ad hoc, bensì entro una conca o vasca da bagno già esistente,
la quale però (egli aggiunge) è adattatissima a tener luogo di arca sepolcrale (in
asum huius modi aptissimum). Cosi era stato sepolto Massimiano (Ambros. loc.
cit. nam et Maximianus____ ita humatus est), così furono, più tardi, molti altri per-
sonaggi, specie santi (v. Lanciani La destraction de Rome antique tr. A. L'Huillier
pp. 68. 81 s. ; Storia degli Beavi I 3 s.). La vasca, s'intende, era scopercliiata. Ma
s. Ambrogio dice di possedere alcune tavole di porfido preziosissimo, quibus ve-
stiatur operculum. Questo significa, se non prendo abbaglio, che il porfido a di-
sposizione del vescovo mal si prestava a farne al labrum un coperchio massiccio,
ma molto bene a incrostare un coperchio d'altra materia.

(1) Sparziano si potrebbe mettere d'accordo con Dione e rispettivamente
con Erodiano, supponendo raccolte le ceneri di Severo (come costumava) in una
doppia urna; l'una, interiore, d'oro; l'altra cusfodiae ìoco, di porfido o di alabastro
(cf. / funerali di Costantino p. 218 nota 2). Più difficile è accordare Dione con
Erodiano, non sembrando punto probabile che l'urna di alabastro fosse rinchiusa
in altra di porfido, o viceversa. E' vero (ma non so se faccia al caso nostro) che
la salma di Maria moglie d'Onorio fu trovata in un duplice sarcofago; quello in-
terno, non di legno nè di piombo o di altro metallo, bensì di marmo lidio nerissimo;
1 esteriore in granito rosso d'Egitto (Grimaldi in cod. Barb. 1733 f. 342; cf. Franchi
articolo cit. p. 214 nota 2).

(2) Ho indicate altrove {I funerali di Costantino p. 247 nota 1) le ragioni
che m'inducono a giudicare non sufficientemente provata l'attribuzione del sarco-
fago a Costanzo l.

(3) Orient oder Rom p. 75 ss. ; Hellenistische und kpptische Kunst, Wien
1902, p. 24. Neppure è ammissibile la spiegazione simbolica data dallo Strzygowski
*Ha notissima scultura in legno di Hermopolis M. (cf. « Nuovo Bull. » 13, 1907 p. 91).

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