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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Marucchi, Orazio: Di una iscrizione storica che può attribuirsi alla basilica Apostolorum sulla via Appia
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0069

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Ecco adunque il testo di questa iscrizione :

« Hic Petrus et Paulus mundi (duo) lumina praesunt
Quos coelum similes hos habet aula pares.

« Coeperat hanc Praesul fundare terra...
Filius implevit quod voluit genitor.

a Quaeris quis Domino astriferum signavit ^'""^m?" hon°"m?

(Manca il pentametro).

Il De Rossi, basandosi appunto sul fatto dell'aggruppamento
delle epigrafi, dichiarò senza esitazione che questo epigramma dovè
appartenere ad una basilica di Roma, e precisamente ad una basi-
lica dedicata ai due principi degli apostoli. E perciò, esclusa la
basilica vaticana che era dedicata al solo Pietro, e l'ostiense, sacra
unicamente a Paolo, egli disse che si sarebbe potuto soltanto pensare
alla basilica eudossiana (detta di S. Pietro in Vincoli) perchè essa
fu dedicata da Sisto III ad ambedue gli apostoli; ovvero che si sa-
rebbe potuto anche pensare all'oratorio eretto con la stessa duplice
dedica da Paolo I nel Foro romano. — Però giustamente escluse
tanto l'uria quanto l'altra attribuzione, perchè non si poteva adat-
tare a nessuno dei due edifici ciò che si dice nel testo, che cioè
un figlio ivi compì l'opera decretata dal padre: e quindi lasciò la
cosa nel dubbio (I). Ora sfuggì al De Rossi nella nota fatta a quel
testo che vi era in Roma un'altra basilica dedicata ad ambedue gli
apostoli ; e questa era la « Basilica apostolorum » al terzo miglio
dell'Appia, detta poi di s. Sebastiano. E forse egli non vi pensò,
perchè quando egli scrisse quella nota, poco si occupavano gli
archeologi di questo insigne edificio che oggi, invece, è studiato
assai più, in seguito ai recenti scavi.

E siccome è cosa certa ed indubitata che la basilica dell'Appia
era dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, e così si chiamò fino al
secolo ottavo, e siccome nessun'altra basilica in Roma aveva quel
doppio titolo, così mi sembra certa una tale attribuzione. Il breve
carme pertanto' direbbe che quella basilica era sacra ai due lumi-
nari del mondo, Pietro e Paolo, i quali, come sono uniti in cielo
così erano venerati egualmente in quel luogo. — E poi esso darebbe
la notizia che i lavori in quella località si sarebbero cominciati da

(1) Inter, christ., II, pag. 248. — Nota all'epigramma N. 17.

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