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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Putortì, Nicola: Lucerne cristiane nel Museo Civico di Reggio-Calabria
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0082

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Ne] gruppo, per quanto limitato, di lucerne qui descritte, ven-
gono riscontrati i caratteri che distinguono la produzione dell'età
cristiana.

Questi caratteri, oltre alla specialità dei tipi, consistono nella
qualità del materiale, nella forma generale della lampada, in quella
caratteristica del manico e del becco, nel numero dei becchi sul
disco, attraverso i quali immettevasi l'olio, ed in varia maniera an-
che praticati.

La qualità dell'argilla ha in qualche caso soltanto il color rosso
corallino ; nella quasi totalità essa è di colore rossastro, oppure giallo
o grigio. Tre soli esemplari possono sicuramente dirsi di fabbrica
africana, laddove tutti ii rimanenti vanno attribuiti a fabbriche di-
verse, e forse anche locali, tuttora sconosciute.

Quanto alla forma, essa è generalmente allungata in ovale,
mentre il canale per il. lucignolo sporge, più o meno largamente, in
fuori, a guisa di becco, ed il manico si presenta come una presa
sovrastante al disco stesso: il corpo rotondo ed il manico ad anello
sono una mera eccezione.

Il numero dei buchi consta generalmente di due, praticati cia-
scuno a fianco del tipo, per non danneggiarlo, e in direzione oriz-
zontale, oppure verticale, ma non sempre con esecuzione perfetta,
sì da sembrare su d'una linea obliqua piuttosto che retta. Nella
lampada rotonda, come in quella ovale, col becco meno svilup-
pato — in cui il becco stesso si confonde di più con la parte circo-
lare, ed attesterebbe una fabbricazione posteriore — prevale un
solo foro sul disco. Mentre in una forma analoga (n. XXXVIII),
ma di data ancora più tarda, si riscontrano addirittura tre fori, dei
quali però quello di centro soltanto doveva servire per l'introdu-
zione dell'olio, essendo verosimile che i rimanenti avessero furt-
zione puramente ornamentale, come i cerchietti non bucati in lu-
cerne uguali già conosciute (15),

Quanto ai tipi, all'infuori di quelli al n. I e III, rappresentanti
l'uno la Vittoria — tipo tramandato fino ad epoca tardissima (16) —
l'altro un personaggio femminile, probabilmente una regina orien-

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