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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Marucchi, Orazio: Un singolare gruppo di antiche pitture nell'ipogeo del viale Manzoni, le quali possono spiegarsi con il libro di Giobbe
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0090

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una ha il tipo iconografico dell'apostolo Pietro e che è importante
essendo del terzo secolo (Tav. XII) (1).

Fra le altre pitture che adornano la stanza principale di quell'i-
pogeo, alcune specialmente contengono scene non mai fino ad ora
vedute nei cimiteri cristiani, quali sono quelle dell'ingresso trionfale
di un personaggio ricevuto! dalla folla avanti alla porta di una città,
di un'adunanza di popolo in una pubblica piazza, di un convito, ed
un'altra pure assai singolare che fu spiegata come un episodio del
ritorno di Ulisse ad Itaca nella prima relazione data della scoperta
dal dottor Bendinelli (Tav. XIII) (2).

Però vi sono delle gravi difficoltà contro questa spiegazione: e
trattandosi di un ipogèo riconosciuto oramai da tutti come cristiano,
è naturale che anche a questa scena debba darsi una interpreta-
zione simbolica cristiana — come opinò pure il prof. Paribeni (3).

Non seguendo pertanto la spiegazione tratta dalla Odissea, e
convinto che la scena del telaio si dovesse spiegare con il simbolismo
cristiano cimiteriale, osservai che la figura seduta in terra a destra
del riguardante, innanzi alla quale sta ritta in piedi una donna, è
dello stesso tipo della figura di Giobbe rappresentata in molte pit-
ture delle catacombe; come mostra il confronto decisivo con una
figura certamente di Giobbe nella Tav. XIV (4). E alla figura di
Giobbe conviene benissimo lo scuro abito di cui il personaggio è
rivestito nella nostra pittura (saccum consui super cutem meam;
Job. XVI - 16), e la nudità delle gambe ed il gesto del braccio destro
alzato in atto di esclamazione, e lo star seduto sopra un rialzo di
terra. — La donna ritta in piedi d'innanzi a lui sarebbe la moglie
che lo rimprovera per la sua fedeltà a Dio ; ed il telaio troverebbe
la sua spiegazione in una similitudine che fa lo sventurato quando

(1) In alcuni giornali si è giunti a dire che questo ritratto era preso dal «ero///

(2) Notizie degli scavi, 1920, pag. 123 e segg.

(3) «Bollettino d'Arte», settembre 1921, pag. 102.

(4) Infatti queste pitture rappresentano Giobbe seduto con corta tunica e
gambe nude. — Vedi Wilpert in « Pitture delle catacombe romane », Tav. 56 ;
Tav. 71,2; Tav. 105,2; Tav. 147 (con la moglie che gli porge il pane); Tav. 166,2;
Tav. 220; Tav. 226, I, 2„ —

In un ipogeo della via Appia, ora distrutto, Giobbe era rappresentato seduto
che solleva il braccio destro in atto di parlare. Per altri tre esempi scoperti recente-
mente v. « N. Bull. », 1918-19, p. 84. Nei sarcofagi la figura di Giobbe è rappresentata
pure in modo analogo.

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