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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Grossi Gondi, Felice: L' iscrizione eucaristica del secolo V nella Basilica di S. Lorenzo in Verano
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0116

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nel secondo è offerto sull'altare il suo vero sangue, che ai nostri oc-
chi sembra vino, ma esso (e qui il discorso si volge a Cristo), è il san-
gue medesimo che sgorgò, per opera di ammirabile misericordia,
dal tuo fianco, donde anche miracolosamente elargisti l'acqua per il
battesimo.

La dottrina cattolica che sull'altare è il vero sangue di Cristo,
mentre pure sembra vino, veniva dichiarata, circa il medesimo tempo
della nostra iscrizione, appunto ai catecumeni, da s. Cirillo, vescovo
di Gerusalemme, quasi celle stesse parole : Certissime credis panem
qui videtur, non esse panem, quamquam gustandi sensu ita perei-
piatur, sed corpus Christi, et vinum, quod videtur, non vinum esse,
quamquam ita sensus velit, sed sanguinem Christi (1). E S. Giovanni
Crisostomo, non molto tempo prima, faceva ai suoi neofiti rilevare
il medesimo simbolismo, accennato nell'iscrizione di s. Lorenzo :
Mortuo enim Jesu et adhuc in cruce pendente approximat miles,
latus lancea percussit et exinda aqua fluxit et sanguis. Unum bapti-
smatis symbolum, aiiud sacramenti. (Sermo ad neophytos) (2).

* * *

L'allusione chiarissima, che dal verso 4° in poi si fa a coloro
che si accostavano a ricevere i due sacramenti del Battesimo e del-
l'Eucaristia, ricorda come poco sopra avvertiva il costume comune
nel sec. IV e negl'inizi del V, di ricevere tali sacramenti in età
adulta. Tale accenno fornisce un punto d'appoggio, molto prezioso,
per determinare l'età della nostra iscrizione. E' chiaro, infatti, che
essa non fu composta se non quando un tale costume era ancora
generale. Ora è noto che questo, in Roma almeno, cessò verso la

(1) Catechesis mystagogica 4, 9.

(2) Molto opportuno poi riuscirà per coloro, che erano per battezzarsi, il ricordo
del paradiso, al quale acquistavano un diritto appunto dopo ricevuto il battesimo,
onde S. Cirillo ai suoi catecumeni diceva : Quando igilar Satanae renuntias, omne
carri ilio pactum calcans velerà cum inferno foedera dissolvis, aperitur tibi Dei para-
disus. (Catech. mystag., 1, 9).

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