CASA
DETTA DEL POETA TRAGICO
La casa, della quale imprendiamo a discorrere, fu scoverta dal 10 Novembre 1824 alla fine di
Marzo 1825. Essa è di rincontro alle terme, e venne in più modi denominata; che or fu detta del
poeta tragico o drammatico a causa di un insigne musaico coragico, del quale dovremo particolarmente
favellare : or fu appellata casa omerica pe'notabili dipinti, che ne fregiavano le pareti, molti de'quali
si riferiscono alle omeriche poesie. Noi non ci arresteremo a sostenere la giustezza di queste varie
denominazioni, le quali ci sembrano egualmente arbitrarie; ma dovendo ritenerne una, adottammo
quella, che giudichiamo più conosciuta dalla comune degli archeologi e degli amatori.
Molti si occuparono a descrivere questo privato edifìcio, presentandone anche la pianta '; ma è
particolarmente da ricordare la nobile pubblicazione fattane a Parigi per le cure riunite dell'illustre
archeologo Raoul-Rochette, e del diligente architetto signor Bouchet 2. Sono in essa riprodotte non
poche particolarità, molti importanti quadri, e parecchie intere pareti dipinte co'colori degli originali 3.
Né è da tralasciare che il Re Ludovico di Baviera, passionato ed intelligente amatore degli antichi
monumenti, fé costruire in Monaco una casa ad imitazione di questo pompejano edificio, restaurandone
le parti mancanti, perchè fosse più perfetta e compiuta la illusione.
BOTTEGHE
Importantissima sembrerà a ciascuno la menzione di queste due botteghe, quando ricorderemo
gli oggetti che furono in esse trovati. Offrono entrambe la soglia di piperno, co'soliti incavi per la
esteriore chiusura: le pareti sono inferiormente dipinte di rosso, e nella porzione più alta di una
tinta giallognola, nella quale appariscono alcuni riquadri. La bottega a sinistra del protiro presenta
sul pavimento tre grandi pezzi di piperno, che fan tra loro continuazione, sollevandosi per vani
palmi dal suolo. La importanza di questi rozzi compresi si manifesta da'numerosi giojelli, che vi
furono rinvenuti. Due collane di oro, un flessibile laccio e braccialetti dello stesso metallo a foggia
di serpenti (òpas), quattro orecchini fregiati di perle, molte pesanti anella ed altri somiglianti oggetti;
non che molti conii ed istrumenti di bronzo e di ferro fecero credere ad alcuno 4 che la casa colle
botteghe appartenesse ad un antico giojelliere, che teneva perciò una sì grande quantità di preziose
oreficerie.
Siccome non pochi scheletri erano in quel medesimo sito; potrebbe credersi che quegli ornamenti
fossero stati raccolti dagl'infelici abitanti, i quali prcparavansi inutilmente a fuggire, ovvero che ne
fregiassero le persone al momento della terribile catastrofe di Pompei.
Noi ci riserbiamo di ritornare su questa ricerca, precisamente allorché ragioneremo degli oggetti,
e degl'istrumenti trovati nelle Botteghe; cercando di studiarne l'uso e la destinazione.
Certo è che i due laterali compresi, avendo comunicazione col protiro, servir dovevano allo
« Bonucci Pompei descritta pag. 112-124 ; Bechi Beai Museo Borbonico toro. II et J. Bouchet, architecte-Paris (senza data) in folio con tavole colorite.
tav.LV segg.;Gell Pompeiana II tom. 1 pag. 142 e segg., etc.Vedi pureBreton Pompeja 3 Queste dipinture lasciano a desiderare, principalmente in quanto alla esattezza
pag. 240 segg.; Overbeck Pompeji pag. 206 segg. etc. del disegno.
* Maison du poétetragiqueà Pompei publiée,avecsespeintures,etsesmosaiques, * Q^stì è la opinione del signor Breton Pompeia pag. 2I0 ; ma non sappiamo
fidelement reproduifes et avec un texte explicatif, par Raoul-Rochette, antiquaire, che sia stalo da altri seguito.
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DETTA DEL POETA TRAGICO
La casa, della quale imprendiamo a discorrere, fu scoverta dal 10 Novembre 1824 alla fine di
Marzo 1825. Essa è di rincontro alle terme, e venne in più modi denominata; che or fu detta del
poeta tragico o drammatico a causa di un insigne musaico coragico, del quale dovremo particolarmente
favellare : or fu appellata casa omerica pe'notabili dipinti, che ne fregiavano le pareti, molti de'quali
si riferiscono alle omeriche poesie. Noi non ci arresteremo a sostenere la giustezza di queste varie
denominazioni, le quali ci sembrano egualmente arbitrarie; ma dovendo ritenerne una, adottammo
quella, che giudichiamo più conosciuta dalla comune degli archeologi e degli amatori.
Molti si occuparono a descrivere questo privato edifìcio, presentandone anche la pianta '; ma è
particolarmente da ricordare la nobile pubblicazione fattane a Parigi per le cure riunite dell'illustre
archeologo Raoul-Rochette, e del diligente architetto signor Bouchet 2. Sono in essa riprodotte non
poche particolarità, molti importanti quadri, e parecchie intere pareti dipinte co'colori degli originali 3.
Né è da tralasciare che il Re Ludovico di Baviera, passionato ed intelligente amatore degli antichi
monumenti, fé costruire in Monaco una casa ad imitazione di questo pompejano edificio, restaurandone
le parti mancanti, perchè fosse più perfetta e compiuta la illusione.
BOTTEGHE
Importantissima sembrerà a ciascuno la menzione di queste due botteghe, quando ricorderemo
gli oggetti che furono in esse trovati. Offrono entrambe la soglia di piperno, co'soliti incavi per la
esteriore chiusura: le pareti sono inferiormente dipinte di rosso, e nella porzione più alta di una
tinta giallognola, nella quale appariscono alcuni riquadri. La bottega a sinistra del protiro presenta
sul pavimento tre grandi pezzi di piperno, che fan tra loro continuazione, sollevandosi per vani
palmi dal suolo. La importanza di questi rozzi compresi si manifesta da'numerosi giojelli, che vi
furono rinvenuti. Due collane di oro, un flessibile laccio e braccialetti dello stesso metallo a foggia
di serpenti (òpas), quattro orecchini fregiati di perle, molte pesanti anella ed altri somiglianti oggetti;
non che molti conii ed istrumenti di bronzo e di ferro fecero credere ad alcuno 4 che la casa colle
botteghe appartenesse ad un antico giojelliere, che teneva perciò una sì grande quantità di preziose
oreficerie.
Siccome non pochi scheletri erano in quel medesimo sito; potrebbe credersi che quegli ornamenti
fossero stati raccolti dagl'infelici abitanti, i quali prcparavansi inutilmente a fuggire, ovvero che ne
fregiassero le persone al momento della terribile catastrofe di Pompei.
Noi ci riserbiamo di ritornare su questa ricerca, precisamente allorché ragioneremo degli oggetti,
e degl'istrumenti trovati nelle Botteghe; cercando di studiarne l'uso e la destinazione.
Certo è che i due laterali compresi, avendo comunicazione col protiro, servir dovevano allo
« Bonucci Pompei descritta pag. 112-124 ; Bechi Beai Museo Borbonico toro. II et J. Bouchet, architecte-Paris (senza data) in folio con tavole colorite.
tav.LV segg.;Gell Pompeiana II tom. 1 pag. 142 e segg., etc.Vedi pureBreton Pompeja 3 Queste dipinture lasciano a desiderare, principalmente in quanto alla esattezza
pag. 240 segg.; Overbeck Pompeji pag. 206 segg. etc. del disegno.
* Maison du poétetragiqueà Pompei publiée,avecsespeintures,etsesmosaiques, * Q^stì è la opinione del signor Breton Pompeia pag. 2I0 ; ma non sappiamo
fidelement reproduifes et avec un texte explicatif, par Raoul-Rochette, antiquaire, che sia stalo da altri seguito.
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