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MCCCCC, OTTOBRE.

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sopra di 1’ audientia, e cavato la barda, li tochò la
man, e lui con gran reverenda, sempre con la ba-
rda in mani; è costumato garzoni. Et, sentatodi sora
el principe, im pano d’ oro, fè una oration brieve,
polita, dicendo poi el nostro signor lo havia fato
Cardinal, si oferiva a questo illustrissimo dominio
perpetuo servidor eie. Poi il principe lo laudò, e
cussi il padre e avo, dicendo : È nostro lutto, e sc-
ino certi farà per la sua patria, come à fato tutti li
soi passadi. Et tolse licentia, et lo acompagnoe fino
’zo di la scala ; et soa signoria andò a caxa soa.
Starà pocho qui, anderà a Padoa a studia1 ; à tolto
1’ arena a fito.
Da poi disnar fu grani conscio. Et fo fato a Spa-
lato ; niun non passò, e tutti altri rezimenti da mar,
perchè la briga1 refuda. Et fu posto parte per li
consieri, leta per Gasparo, atento per via dii reve-
rendo episcopo di Teoli, orator dii papa, sia stà re-
chiesto la Signoria nostra, lo illustre signor Cesare
Borgia, ducha di Valentinoys, sia fato zentitomo no-
stro, lui e soi heriedi di legiptimo matrimonio, et se
alcuna parte fosse contra di questo, sia suspeso. Et
andò la dita parte. Fo stridalo : 15 non sincere, 35
di no, 821 di sì. E fu presa.
Item, fu posto per li consieri la gracia di sier
Luca Loredam, quondam sier Francesco, fo patroni
in Alexandria, condanato im pregadi. Et non fu
370 presa. Et il colegio ceduto :
Vene teiere di Hongaria, di oratori, date a Bu-
da, a dì primo setembrio, et di 4. In la prima, chome
tutto il regno cavalchava, et era in arme per andar
a Baza ; et si dice sarà cavali 16 milia, chi dice 20
milia ; et rompendo al turcho, sarà più gran nume-
ro, per non vi esser li transilvani et si tuli, che sono
a li confini. Item, Ihoro oratori visitono el tesorier,
per saper, ma 0 poteno aver ; solum il re, a dì 4
octubrio, si partiria, e voria danari, qual li credeva
haver questo San Michiel. Et dii papa pocho fa con-
to ; e di la cruciata, in una provintia, dita in tede-
sco ..., non à trato ducati 31 ; el se li danari fus-
seno lì, si faria etc. Item, quel medemo zorno f ora-
tor dii turcho fo da esso thesorier, come dice, per
solicitar la sua expeditiom. Item, el reverendo do-
mino ystrigoniense andò a Ystrigonia, et havendo
pregato essi oratori vadino lì, e mandato il reve-
rendo sermiense per Ihoro, con molti cavalli vi an-
dono ; come fo lì, fono honorati, et feno molti colo-
quij, adeo soa signoria concluse, non si poteva far
liga particular, tesse secreta. Item, tornati a Buda,
ricevetene teiere nostre replicate.
De Hongaria, de li ditti, di 4. Come ricevuto
I Diarii di M. Sanuto — Tom. III.

nostre lelere, di 17, con li sumarij, fono dal re, el
exposeno il tutto, e di cardinali legali voi elezer
il papa, e di 1’ arma’ di Spagna e Franza eie. Et poi
il re li fè risponder per il reverendo vesprimiense,
ringraciar di li avisi, è disposto ajutar christiani ; ma
non poi risponder, se prima non sarà consultato a la
dieta di Baza. Et loro oratori tediò di andar. Rispo-
se: \i lo faremo saper. E poi la matina li mandò a
dir, non andaseno ; ma, bisognando, manderiano
per Ihoro. Item, loro oratori voria dechiaration, an-
dando, e volendo far capitoli, quello habino a far eie.
Item, ha inteso, per persona degna di fede, il re non
è per romper questa invernata, ma poi anderà a
Slesia e Moravia, a veder zenle d’arme, et Boemia.
Item, à di Poiana, tartari 25 milia esser propinqui
de li.
Di Crovavia, 'una teiera di lo episcopo di Cimi,
legato apostolico, a li oratori nostri, di 12 septem-
brio. Come tartari 25 milia erano mia 20 de lì per
danizar eie., mandati per turchi ; e il re limi si par-
tiva, per andarli contra ; et non hessendo tartari, è
dispostissimo contra turchi, ma questi tartari lo
occupa assai.
De li ditti oratori, di Hongaria. In materia; man-
dano li conti di le spexe extraordinarie fate, perchè
quelle di bocha hanno dal re; per tanto non hanno
solum ducati 52, vociano de li altri. Item, lauda sier
Piero Malipiero, provedador di Veia, in expedir
Ihoro letere a meza note ; ma a Chersso e Flanona
sono alquanto retenute etc.
Da Ferara, dii vicedomino, di 17. Come mis-
sier Zuan Bentivoy si fortifìcha ; à mandato per do-
mino Alberiti Boscheto, li à dà 50 homeni d’arme,
100 cavali lizieri, 200 prò visionati, et è za partito di
Ferara. Item, vi è andato assalente di Ferara, Man-
ica e Modena, a tuor soldo. Item, il Cardinal à man-
dato dii suo al prothonotario, fiol di missier Zuane,
100 provisionati dii suo. Item, missier Zuane à po-
sto zente per le caxe di citadini, adeo quelli non poi
far 0, et vano esso missier Zuane c fioli, con 300
driedo per la terra ; pur dubita assai ; et à mandato
uno secretano in Franza per statela. Item, il signor
ducha à mandato a Milan domino Nicolò Bianche,
suo secretano, et al re di romani domino Bortolo di
Constabeli, fo za in Eiemagna. Item, manda a la
Signoria Zuan Alberto da la Pigna, con la risposta
abuta dal papa et altri signori in materia turche-
scha etc. Et il Cardinal San Piero in Vincala è a Cento, 370 *
e, come succederà le cosse di Bologna, anderà poi a
Saona. Item, ozi è zonto li a Ferara il Cardinal Zen,
per star qualche zorno.
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