Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
II

quali, per mezzo della injlamiv,azione adesiva, e precisamente nello
slesso modo col cpiale guarisce per prima intenzione le ferite semplici,
converte l'arteria per certo tratto sopra, e sotto cieli'offesa in un
cordoncino tutto solido, e legamenloso ; nella seconda maniera poi ,
mediante pure l'infiammazione adesiva, essa cambia il molle tessuto
cellulare dell'incipiente sacco aneurismatico Hi una cassuletta di grosse
e consistenti pareti fortemente inerente alle parli circomposte, entro
della quale membranosa cassi detta formasi un picciolo grumo Sangui-
gno cotennoso, il quale applicato strettamente alle labbra della ferita ,

0 lacerazione dell'arteria si oppone all'uscita del sangue, e tien
luogo di cicatrice della ferita dell'arteria stessa, il calibro della quale
continua a mantenersi pervio come era prima dell'accidente. Di queste
due maniere di guarigione dell'Aneurisma però la prima soltanto può
dirsi veramente completa, eradicale. Dietro questi principj, e seguen-
do l'ordine naturale delle cose, non mi è stato difficile il determinare

1 casi, e le circostanze nelle quali si può impiegare la compressione
come mezzo curativo , e quando alla compressione debba essere pre-
ferita la legatura dell'arteria aneurismatica . Sul punto poi dei van-
taggi, e degl'inconvenienti dei diversi melodi sin'ora conosciuti d'o-
perare l'Aneurisma, mi è sembrato die lo schiarimento di questo
articolo dipendeva in gran parte dalla soluzione del seguente proble-
ma ; cioè, quale e quanta sia V importanza del tronco arterioso
principale d'una parie, segnatamente d'un arto per la conserva-
zione della circolazione, e della vita dell'arto medesimo ; ossia,
in altri termini , quanta sia la facoltà dei rami collaterali per
supplire alle funzioni del tronco arterioso principale d'un arto ,
ogni qual volta venga intercettato il corso del sangue per esso
tronco , tanto in prossimità, die a, notabile distanza sopra della
sede dell' Aneurisma . Per la più esatta soluzione di questo pro-
blema ho trovato necessario ed utile il rinomare le osservazioni
relative al sistema arterioso degl'arti superiori, ed inferiori, tanto
per ciò che riguarda i grossi tronchi, che i rami collaterali, e
le principali loro anastomosi.

Siamo debitori ad Mailer di molte importanti cognizioni sul
punto delle anastomosi delle arterie degl'arti superiori, ed infe-
riori ; le quali cognizioni hanno contribuito non poco a rilevare
l'animo timoroso, e dubbioso dei moderni Chirurgi , perchè ripo-
nessero piìi di speranza che i nostri predecessori nel numero, ed
attività delle arterie collaterali , e delle anastomosi loro per la
conservazione della circolazione e della vita di tutto Tarlo, dopo
la legatura del tronco principale arterioso dell'arto medesimo .
Il Murra,)- ha riassunto lo stesso argomento per quella parte che
riguarda le arterie degl'arti inferiori , dalla pelvi al ginocchio ;
ma se devo dire apertamente quanto su di ciò ne sento, tanto
le Tavole delle arterie degl'arti pubblicate da Mailer , quanto
quelle dal Murray-, a motivo della loro pieciolezza , dell'isola-
mento loro , del disgiungimento delle arterie dalle altre parti che
le sono vicine, non bastano a mettere questo importante oggetto
sotto quel punto di vista che si richiede perchè produca nei leg-
gitori quell'effetto che si desidera , ed imprima nell'animo dei
Chirurgi quel grado di convinzione che è necessario, perchè essi
siano intimamente persuasi , che quei rami collaterali , e quelle
anastomosi sono bastanti a supplire al difetto del tronco arterioso
principale , ed a mantenere la circolazione , e la vita nelle parti
collocale sotto della allacciatura . Nelle l'avole d'Mailer , come
in quelle di Murray manca inoltre quell'insieme , come si suol
dire, di cose die si richiede per una completa dimostrazione dell'og-
getto interessantissimo dà cui qui si tratta. Imperciocché sul punto
delle arterie degl'arti inferiori, non sono nè abbastanza quanto
al numero, nè ben espresse quanto alla posizione, e diramazione
le arterie della pelvi , e le anastomosi loro coll'arleria Femorale
profonda. E per rapporto alle arterie degl'arti superiori, manca
nelle Tavole pubblicate da Mailer una Figura rappresentante con
chiarezza l'insieme delle comunicazioni delle arterie della cervice
con quelle del braccio , senza delie quali comunicazioni non è pos-
sibile in un colpo d'occhio di dar a comprendere, e render conto
alla studiosa gioventù delle insigni anastomosi che esistono fra le
arterie del collo , e delle superiori della scapola colle scapolari
inferiori, e fra queste con quelle dell'omero , e del braccio . Inoltre

nelle citate Tavole le anastomosi stesse, a motivo della pieciolezza
delle Figure, compariscono troppo sottili, poco meabili, ed incerte,
e fatte piuttosto per perpetuare nei Chirurgi meno edotti in simili
cose il linguaggio della timidità, e della dubbiezza, che quello del
coraggio., e della fiducia fondala sulla notomia , e sulle provvide ri-
corse della natura . Kirkland (b) a «questo proposito scrisse „ in ve-
,, rità io temo che le false conclusioni dedotte dalla notomia ci ab-
,, biano in questo caso, come in altri, condotti fuori di strada.
,, Imperciocché dal vedere la distribuzione delle arterie quando si ih-
,, jetlano di cera, è stato supposto, chela circolazione non si potesse
,, estendere alle parti inferiori dopo chiuso il passaggio del sangue
,, per il tronco principale . Anche il Cheselden era così prevenuto
,, contro la possibilità di codesto passaggio del sangue alle parti in-
feriori dopo la legatura del tronco principale, che non voleva cre-
,, dere a quel Chirurgo che gli disse d'aver legato con buon successo
,, l'arteria Omerale alla metà del braccio „ . Certamente chiunque
regolasse la sua opinione dietro grossolane infezioni delle arterie
desiarti, giammai si indurrebbe a credere che esistesse in natura un
numero abbastanza considerevole di vasi collaterali, e di anastomosi
per intrattenere la circolazione, e la vita nelle parli sottoposte alla
legatila della più grossa arteria d'un arto. Ma le fine, e sottili in-
fezioni, e la diligente inspezione delle minute arterie degl'arti infettate
mostrano ad evidenza non meno l'esistenza, che la moltiplicità, ed
estensione di codeste comunicazioni arteriose per tutta la lunghezza
di ciasdiedun arto ; e la notomia perciò lungi dal condurre i Chirur-
gi su questo proposito fuori di strada, somministra anzi ai medesimi
uno dei pik fòrti argomenti comprovanti la possibilità, ed il meca-
nismo da cui deriva codesto f enomeno meraviglioso.

Quindi è che io ho creduto opportuno di supplire ali anzidetto di-
fetto , sostituendo alle Tavole dMailer, e di Murray , per tutto ciò
che può riguardare la teoria, e la piratica dell'operazione deli Aneu-
risma degl'arti superiori, ed inferiori, alcune altre Tavole copiate
non da cadaveri di bambini, come essi hanno fatto , ma di soggetti
adulti, conservando quanto pik m'è stato possibile la sede, l'anda-
mento , e grossezza naturale delle arterie principali, dei rami loro
collaterali, e delle anastomosi, ed insiememente la rispettiva posizione
dei muscoli fra i quali esse arterie trascorrono .

Questo anatomico lavoro è stato susseguito da parecchi sperimenti
instituiti ne' cadaveri per mezzo di fluidissime infezioni, dopo che era
stato legalo a differenti distanze dalla sua origine il tronco dell'ar-
teria Femorale , e quello della Bracchiale , ad oggetto di provare,
non ostante l'allacciatura dell'alveo principale, la possibilità del pas-
saggio del sangue pei vasi collaterali da una estremità all'altra di
tutto l'arto . Codesti sperimenti, che sui cadaveri anco prima di me
erano stati fatti da abili Anatomici , e Chirurgi, unitamente alle
molte osservazioni che ora abbiamo sui vivi di arti superiori, ed in-
feriori conservati dopo la legatura del tronco arterioso principale
degl'arti medesimi, talvolta in molla vicinanza della sua origine,
basteranno, credo, a dileguare per sempre qualunque resto di per-
plessità , o qualunque maniera di difficoltà, la quale potesse essere
promossa contro la facoltà sorprendente che hanno i vasi collaterali,
e le anastomosi loro in conservare la circolazione, e la vita nell'arto
sottoposto alla legatura del principale tronco arterioso della gamba,
o del braccio .

I risultati di queste sperienze uniti alla perfetta cognizione che ora
abbiamo intorno alla natura e cagione prossima dell'Aneurisma, ed
ai diversi gradi di resistenza che i strati cotennosi contenuti nel sacco
aneurismatico oppongono alla corrente del sangue per entro di esso
sacco, mi mostrarono nella maniera la più chiara, e precisa in
quali circostanze convenga fare due legature, e quando una sola
legatura praticata sul tronco dell'arteria, anco mollo al disopra della
sede dell'Aneurisma, può bastare ad effettuare la cura radicatila di
questa malattia senza punto toccare il sacco aneurismatico, nè vuo-
tarne i grumi de quali è ripieno ; che è quanto dire abbandonando
alle sole forze della natura l'abolizione, e scomparsa del grumoso
sangue, ed insiememente del sacco aneurismatico . Quel molto poi
che presentemente si sa intorno alla sfera grandemente eslesa d'attività

(b) Taaglits on Amputatimi.
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen