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. . . , 79
una ferita assai picciola, così, il più delle volte , il sangue che dì

CÀ P C^ì "X"T ^ CSCe 11011 pr°duCe Sdle prime che un picciolo tubercolo pai-

XX J- V** sante, poco dolente, e senza notabile cambiamento di colore nella

pelle che lo ricopre; e codesto tubercolo si rimane talvolta staziona-
■-- rio per un tempo considerevole. Ma altre volte, non molto dono

Della cura dell'Aneurisma Brachiale. ' " f^T T"?»" ,<ST?i? 1 * m

•*~^ *r-5^*T* dell allargamento consecutivo delle labbra della ferita dell'arteria,

_________________ dell'accresciuto urto del sangue arterioso verso la parte offesa, delia

diminuzione di resistenza che p ria opponevano all' uscita del sangue
il tessuto cellulare, e le bende legamentose soprapposte all' arteria
§• i- ferita. Nelle quali circostanze, e tosto che il sangue evasato ha su-

perate queste prime bariere , egli si fa strada facilmente lungo il tra-
gitto dell'arteria Omerale su per il lato interno dell'omero all'ascella,

Le l'Aneurisma della piegatura del braccio di circonscrillo che era di-
Aneurisma del braccio procedente da crepatura, o da corrosione viene diffuso ; il braccio tutto apparisce tumido , dolente, e si inette ,
dell' arteria Brachiale occasionata da lenta disorganizzazione in alcun per così dire, da se in flessione ; la cute della piegatura del braccio ,
punto delle tonache proprie di questa arteria, è, come abbiamo ri- e quella del lato interno dell'omero comparisce fesa, lucida, di un
marcato (a), un! infermità rarissima; mentre al contrario non è che colore rosso-livido, ed assai dolente; si accende in fine nel malato
troppo frequente il caso d'Aneurisma della piegatura del braccio prò- la febbre; ed in questo stato di cose, se l'infermo non è pronta-
dotto da puntura di lancetta, o lungo l'interna parte dell'omero, e mente soccorso, il copioso sangue arterioso evasato lungo il lato ro-
tteli'ascella per ferita fatta da stromento pungente, o da colpo di terno dell'omero si solleva sino ad empire l'ascella, e quindi la ma-
fucile ; la qual cosa è precisamente 1' opposto di ciò che vediamo ac- no , ed il braccio sottoposto è presto occupato dalla gangrcna.
cadere nell'arto inferiore, nel quale, più comunemente, l'Aneurisma

del poplite, del terzo inferiore, della metà, della sommità della co- J. 3.

scia, trae origine da lenta disorganizzazione steatomatosa, ulcerosa,

terrosa? o da preternaturale lassità d'alcun tratto delle tonache prò- L'Aneurisma cagionato da ferita dell'arteria Omerale lungo il lato

prie dell'arteria Poplitea, e della Femorale; la quale indisposizione interno dell'omero, fatto da colpo di spada, di coltello, di bajonetta,

prodotta a poco a poco da interne cagioni, alla sopravvenienza d'alcu- si forma più prontamente che 1' Aneurisma occasionato dalla picciola

na esterna violenza, prepara, ed induce l'arteria stessa in uno, e puntura di lancetta nella piegatura del braccio; ed in più breve tem*

talvolta in più luoghi di essa alla totale soluzione di continuità, e po ancora il primo acquista un volume più grande che il secondo,

conseguentemente all' effusione di sangue arterioso nel tessuto celisi- Ciò , per le cose dette, non solo nel primo caso accade a motivo

lare che la circonda. delia larghezza dello stromento feritore, ma altresì' a cagione della

floscezza , e facile distcnsibilità del tessuto cellulare che circonda
§. 2. 1 arteria Omerale lungo il lato interno dell' omero sino all' ascella ;

la quale arteria al contrario nella piegatura del braccio trovasi rico-
Punta sgraziatamente nei salasso l'arteria Brachiale nella piega- perta e corroborata da una fitta espansione aponevrotica. Le ferite

tura del braccio, facil cosa è, che la picciola ferita dei tegumenti, dell'arteria Omerale fatte da arma da fuoco, per lo più non danno

posta e tenuta a contatto dal Chirurgo coi soliti mezzi di compres- origine all' Aneurisma immediatamente dopo Y accidente, ma bensì al -

sione, si rimargini in poche ore. Ma poiché il coalito non si fa cimi giorni dopo, cioè alla caduta dell'escara indotta dalla violenza

ualmente nelle sottoposte divise tonache dell'arteria, ovvero non ha del colpo portato sulle tonache proprie dell'arteria, e sulle parti ad

luogo sempre fra queste, e la parete posteriore della vena, o colla cel- essa circomposte. Tutte queste circostanze però non devono essere

lulare, o con altre parti vicine all'arteria offesa, così, per lo più , co- riguardate come assolutamente proprie e particolari dell'Aneurisma

desto disastro dà luogo ad una effusione di sangue arterioso nella celiti- brachiale nella piegatura del braccio, q lungo l'interno lato dell'o-

lare che circonda Y arteria Brachiale ferita, d'onde ne nasce TAneuri- mero , in conseguenza di ferita. Imperciocché i medesimi fenomeni

sma della piegatura del braccio. Gesga (b), assai sensatamente, fa si possono riscontrare anco nell'Aneurisma degli arti inferiori, ogni

osservare a questo proposito, che, né l'uscita del sangue dalla vena a qual volta questa malattia venga prodotta da ferita fatta all'arteria

salto, né il vedere successivamente che il sangue che esce è di co- Poplitea, o alla Femorale da stromento pungente, o tagliente, o da

lor assai più florido di prima, sono bastanti indizj per poter asserire palla d'archibugio,
che 1' arteria Brachiale è stata ferita; poiché l'uscita del sangue ve-
noso a salti può dipendere dalle battute della sottoposta arteria già 4*
assai superficialmente collocata, e quasi immediatamente sotto della

vena incisa ; come altresì perchè in tutte le emorragie venose, iì L'Aneurisma della piegatura del braccio occasionato da puntura

sangue di nero che è sul principio si cambia in florido, atteso che, di lancetta, finché egli è nel suo principio, e non forma propria-

vuotato quello, ne ricevono le vene di fresco dalle corrispondenti mente che un picciolo tubercolo pulsante, circonscritto, senza infiam.-

arteric . Per chiarirsi mediante un contrassegno certo, ed indubitato, niazione della cute che lo ricopre, ed è poco, o nulla dolente, ia

die'egli , se venga dalla vena il sangue, o dall' arteria , pongasi soggetti giovani, in fanciulli, in donne gracili, in persone assai ema-

l'estremità dell'indice per la distanza d'un dito in circa di traverso ciate, nelle quali l'arteria Brachiale poco sopra della piegatura del

sotto alla ferita, e vi si faccia un poco di compressione; perchè, gomito è quasi superficiale, ed appoggiata sull'osso dell'omero in

se sarà stata ferita la vena , il sangue si fermerà , essendoli im- vicinanza dell' interno condilo dell' omero , può essere radicahnente

pedito l'ascendere, e circolare in su verso l'ascella; ma se la fe- curato per mezzo della compressione. Si trovano registrati numerosi

rita sarà nell'arteria, il sangue non solo uscirà come prima , ma con esempj di perfette radicali guarigioni di questa malattia in (piasi tutti

ma™ior impeto ancora, non avendo libertà di scorrere inferiormente i libri di Chirurgia, da Galeno sino a noi. Rinomata, fra le molte

per la medesima arteria compressa . Quando l'arteria Brachiale è stata altre, è la guarigione d' Aneurisma brachiale, che sopra di se stesso

effettivamente ferita , poiché là soluzione di continuo fatta nelle to- per mezzo della compressione ha ottenuto il medico Parigino Bouit-

naehe proprie dell'arteria dalla punta d'una lancetta è d'ordinario delot (c) . Nella Storia poi assai interessante della cura di questa

(a) Cap. VII. §. 12. (c) Blegny. Zodiae. nied. Gallic. T. II. Marlii pag. 45.

(b) Anatomia chinirgie» p»g. 208.

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