Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
PREFAZIONE

T

M 14 Società di Medicina di Parigi propose per VAnno 1798 (a)
al concorso del premio i seguenti quesiti relativi all'Aneurisma. Quali
sono i casi nei quali l'opra del Chirurgo è necessaria , e quali le
circostanze nelle quali gì' interni rimedi, la dieta, ed il riposo sono
per se soli sufficienti ad effettuare la cura dell'Aneurisma. Ogni
qual volta l'opra del Chirurgo è necessaria ; quali sono i casi nei
quali si può praticare con speranza di buon successo la compressio-
ne come mezzo curativo, e quando alla compressione debba esser
preferita la legatura dell' arteria aneurismatica . Quando poi la lega-
tura è indicata come unico mezzo di guarigione, si dimandava : se
convenga fare due legature all'arteria ; una cioè al disopra, l'altra
al disotto dell' Aneurisma ; ovvero se la superiore legatura potrebbe
bastare. Si chiedeva per ultimo : in quali casi convenga aprire il
sacco aneurismatico, e rescinderlo ; ed in quali giovi piuttosto l'ab-
bandonarlo alle forze della natura ; in somma : quali siano i vantag-
gi , e quali gli inconvenienti dei diversi metodi sin ora conosciuti
d'operare l'Aneurisma. Allorché pervennero alle mie mani codesti
quesiti , io mi trovava avere un numero bastante d'osservazioni, e
di fatti per rispondere, e, per quanto mi sembrava, adequatamente,
a tutte, o alla maggior parte delle anzidette inchieste ; ma alcune
combinazioni di cose ni impedirono di ultimare, e presentare in tempo
la mia Memoria a quella illustre medica Società, ed alla quale 10
mi reputo a grande onore d' essere ascritto. In appresso , riflettendo
che le osservazioni, ed i fatti sui quali io appoggiava la mia opinio-
ne intorno alla natura, ed essenza dell' Aneurisma in generale non
erano che accennati in quella mia Memoria ; e che inoltre la stessa
parte operativa dell' esterno Aneurisma abbisognava d'una più estesa
esposizione di cose di quanto mi avevano permesso di fare gli angu-
sti limiti d'una Dissertazione, cambiai di parere, ed in luogo di
dare l'ultima mano a quel picciolo scritto, intrapresi quest' Opera ,
della quale mi è sembrato che abbisognasse la studiosa gioventù,
dopo i luminosi, e rapidi progressi che a giorni nostri ha fatto que-
sta parte di Chirurgia, mediante le cure riunite di molti celebri uo-
mini, fra i quali meritano d'essere particolarmente nominati VHaller,
il Montò, l'Hazon, Giovanni Ilunter, Home , Murray , Palletta f
Dcschamps, Forster, Hartley, Giovanni Bell, Maunoir.

Egli è da molti anni in quà che nella Scuola ho avvertito replicata-'
mente i miei uditori, che la storia di questa malattia era ancor incom-
pleta , e difettosa. Quindi uno dei principali oggetti che ho avuto di
mira nel trattare questo importantissimo argomento si fu quello di di-
mostrare l'insussistenza della dottrina che comunemente si insegna nelle
Scuole di Chirurgia intorno alla maniera colla quale si forma l'Aneu-
risma, e di conseguenza l'erroneità della divisione adottata dagli Scrittori
di queste materie, dAneurisma cioè vero, spurio, e misto, falso primi-
tivo , falso consecutivo, e simili. Imperciocché, dopo un numero assai
considerevole d'osservazioni istituite ne' cadaveri di quelli che sono periti
per motivo d' interno, o esterno Aneurisma, ho conosciuto nel modo
il più certo , ed incontrastabile non esservi che una sola maniera, o

(0) Prix proposes par la Sociéié de Médecine de Paris dans sa premiere Séance
puliliquc, le 37 Prairial Au. V. i5 Juiu 1797

forma di questa malattia ; quella cioè per soluzione di continuità o
rottura delle tonache proprie dell'arteria con effusione di sangue nel
tessuto cellulare circomposto all'arteria offesa; alla quale soluzione
di continuità dà occasione ora una f erita, ora una steatomatosa,
terrosa degenerazione , ora un'ulcera rodente, ora una crepatura
delle tonache proprie dell'arteria, l'intima intendo, e la muscolare,
senza che vi concorra essenzialmente in fare ciò la dilatazione oltre
il naturale delle tonache anzidette; e che perciò ogni Aneurisma, sia
esso interno , o esterno, circonscritto, o diff uso , egl è sempre fatto
per effusione .

Neil' istituire codeste ricerche ne cadaveri degl'Aneurismatici , ho
impiegato la maggiore per me possibile diligenza singolarmente nello
svolgere le tonache proprie dell'arteria offesa , ed ho posto una par-
ticolare attenzione nel separare il tessuto cellulare, e le altre mem-
brane, e gli strati aponevrolici dai quali era ricoperta l'arteria, ed
insieme il sacco aneurismatico , ad oggetto di paragonare a mano a
mano, e nella sede loro naturale la tessitura, ed i confini di tutti
codesti membranosi strati, e quindi conoscere con chiarezza, e preci-
sione qual parte nella formazione dell'Aneurisma abbiano le tonache
veramente proprie dell'arteria, e quale il tessuto cellulare, che in
israto sano le fa esternamente di guaina, e le altre membrane, e 1$
aponevrosi che le sopra stanno. Il risultato costante di queste mie
ricerche fu, che lylneiirisma, in qualunque parte del corpo siasi
formato, e per qualunque cagione, è sempre fatto non da dilatazione,
ma da rottura, o corrosione della tonaca intima , e della muscolare
dell' arteria, e che conseguentemente il sacco aneurismatico non ap-
partiene nè punto nò poco ali arteria.

Dopo aver riconosciuta nei cadaveri questa costante verità di fatto,
ho rivolto la mia attenzione all'esame delle più celebrate Descrizioni
e Figure che abbiamo d'Aneurismi tanto interni che esterni, e mi
venne fatto dalle stesse Descrizioni e Figure, pubblicate dai loro Au-
tori come altrettanti esemplari d'Aneurisma vere , o per dilatazione,
di rilevare precisamente il contrario ; cioè che tutti quegl Aneurismi
erano stali fatti per rottura, o corrosione, e nessuno per dilatazione
delle tonache proprie dell' arteria. Tanta è la forza della verità y die
essa traluce anco attraverso le tenebre, che oltre la difficoltà dell'in-
dagine, talvolta le oppongono l'autorità, e la preoccupala opinione.

Queste nozioni sulla natura ed essenza dell' Aneurisma non se^na-
no , a dir vero, ancora la strada ad alcuna efficace intrapresa per la
cura degl'interni Aneurismi, siccome quelli che si trovano situati
fuori della portata della mano del Chirurgo ; ma non è così per rap-
porto agl'esterni Aneurismi. E se egl' e generalmente vero in Chi-
rurgia , che I esatta cognizione della natura d'una malattia, e delle
parli ch'essa interessa contribuisce grandemente a suggerire al Chi-
rurgo il metodo operativo il pili sicuro, fàcile, e spedito per vincer-
la , e curarla , le nozioni che sono per esporre sul punto degl'ester-
ni Aneurismi non potranno che produrre degl'utili cambiamenti in
questa parie di pratica Chirurgia. Per ottenere, e promovere ancora
codesti vantaggi, mi sono occupato d'indagare quale sia il processo
operativo che la natura assistita dall'arte, e talvolta anco da se sola,
impiega per la guarigione dell' Aneurisma . Ho trovalo che essa ese-
guisce codesto curativo processo in due maniere; nella prima delle

*
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen