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CAPO X

Della cura dell9 Aneurisma Femorale.

T '

_j Aneurisma che si forma nel tratto che percorre l'arteria Femo-
rale superficiale, ora occupa il terzo inferiore, ora la parte di mezzo,
ora la sommità del lato interno della coscia , e talvolta nasce in mot-
ta vicinanza dell' arco crurale. E occasionato codesto malore soven-
temente da ferita dell' arteria Femorale superficiale indotta da stro-
mento pungente e tagliente, o da colpo d'arma da fuoco; talvolta,
del pari clic P Aneurisma popliteo, trae origine da lenta morbosa in-
terna cagione , siccome da congenita parziale lassiti dell' arteria, o
da stealomatosa, ulcerosa, terrosa disorganizzazione di qualche por-
zione di tutto il tratto dell'arteria anzidetta, per cui, alia sopravve-
nienza d'accidentale percussione, o stiratura violenta, crepa in quel
luogo l'arteria , ed indi ne nasce Y effusione di sangue intorno di es-
sa, e 1' Aneurisma. In un caso da me osservato la causa occasionale
dell'Aneurisma femorale fu uno sforzo violento, che il malato eseguì
per liberarsi da un doloroso granilo del polpaccio della gamba del
medesimo lato (a) ,

% 2-

Se, come è stato dimostrato, l'allacciatura dell'arteria Omerale
cura radicalmente 1' Aneurisma della piegatura del braccio, e 1' ottu-
ramento, ed obliterazione dell'arteria Femorale superfciale nel terzo
superiore della coscia è bastante ad effettuare la cura radicatila del-
l'Aneurisma popi iteo, senza clic quindi ne venga impedita la circo-
lazione, o diminuita la vita nella gamba, e piede sottoposto, non vi
sarà, credo, alcuno, il quale esiterà un momento a persuadersi, che
questo stesso espediente , la legatura dell' arteria Femorale superfi-
ciale sopra della sede della crepatura di quest'arteria nella coscia,
possa essere un mezzo del pari efficace che nel caso à Aneurisma
popi iteo, ed anco più certo ne'suoi effetti, per guarire radicalmente
V Aneurisma femorale, senza intercettare la circolazione , o togliere la
vita alla gamba sottoposta ; sia che l'Aneurisma occupi il terzo in-
feriore , la metà, o la sommità del femore. Imperciocché, se fra le
circostanze che assicurano il buon esito della cura radicale dell'Aneu-
risma poplitco una delle principali si è quella della integrità , e usa-
bilità di tutte, o della maggior parte, e segnatamente delle inferiori
arterie Articolari del ginocchio, certamente questa favorevole circo-
stanza non mancherà mai di trovarsi nel caso d' Aneurisma femorale;
poiché la sede del tumore è al disopra del cavo del garetto , e tan-
to in alto , che il sacco Aneurismatico non può in alcun modo com-
primere , o interessare alcuna delle arterie Articolari anastomotiche
«lei poplite , e meno ancora le inferiori di questo ordine d'arterie
del garetto . Poco importa, che il tronco della Femorale superfciale
divenga impervio al disotto della legatura , e si cambi in legamento .
Imperciocché per la conservazione della circolazione e della vita nella
gamba , e piede corrispondente, basta che i rami collaterali che si
spiccano dalla Femorale superfciale sopra della legatura , combinati
con quelli della Femorale profonda comunichino colle arterie Artico-
lari ricorrenti del poplite ; loechè in simili casi non "è giammai im-
pedito .

(a) 0.sserv. V.

§. 5. . ,

Per quanto io so, la prima osservazione di questo genere, dì
cui si fa menzione nei Fasti della Chirurgia, si è quella riportata da
M. A. Severino (b), dalla quale risulta, che in occasione d'Aneuri-
sma della coscia, otto dita trasverse sotto dell' inguine , occasionato
da colpo di fucile, l'arteria Femorale fu legata sopra, e sotto della
rottura col più felice successo . Imperciocché non solo per questo
mezzo, come riporta il Severino, fu conservata al malato la Aita,
ma altresì la facoltà di servirsi dell' arto inferiore operato come face-
va del sano . Per verità non si può bastantemente lodare il nobile
ardire di M. A. Severino nel legare che fece l'arteria Femorale in
quella occasione, nella quale tutti gli astanti Medici erano di con-
trario parere, eccettuato certo Giovanni Trullo ; e più ancora per-
che si opponeva a ciò fare l'autorità di Galeno (c), il quale, par-
lando del femore, aveva pronunciato, che non si poteva salvare al-
cuno , cui la grande arteria della coscia fosse stata ferita. Ella è poi
singoiar cosa, come, sin quasi a giorni nostri, la guarigione di cui
parla M. A. Severino sia stata riguardata da taluni come prodigiosa,
e da altri come riferibile soltanto ad una particolare conformazione

(d) del soggetto da esso operato, nel quale venne supposto, che
l'arteria Femorale superfciale fosse in doppio, o divisa in due, co-
me talvolta si trova neh' Omero V arteria Brachiale divisa molto in
alto, e nella stessa ascella, in arteria Pia diale , ed Ulnare. E ducimi
grandemente di dover nominare fra questi il mio maestro Morgagni

(e) , il quale riguardò egli pure tutto questo affare come un proble-
ma di diffìcile spiegazione , qualora non fosse ammessa la possibilità
nel soggetto operato da Severino della doppia arteria Femorale su-
perfciale; ìocehè dee fare tanto più di meraviglia, quanto clic si sa,
che nel tempo in cui il Morgagni scriveva sa di ciò , erano sotto
gli occhi di tutti le Tavole dell'IIaller rappresentanti l'angiologia degli
arti inferiori, ed insiememente le anastomosi fra i rami della Femo-
rale superfciale, e profonda colle arterie Articolari ricorrenti del
poplite.

Da qualunque causa sia prodotto V Aneurisma femorale , cioè da
ferita, da lacerazione , ovvero da disorganizzazione steatomatosa, ul-
cerosa , terrosa con corrosione , e crepatura delle tonache proprie di
alcun tratto dell'arteria Femorale superficiale; poiché, tanto nell'uno,
che nell'altro caso, la causa prossima dell'Aneurisma é la stessa ,
cioè la rottura dell' arteria , e quindi 1' effusione del sangue nel tes-
suto cellulare ad essa arteria circomposto, l'indicazione curativa in
tulle le circostanze non potrà essere che la stessa, vale a dire, Y o-
bliterazione dell' arteria Femorale superficiale sopra, e sotto del luogo
ove essa arteria è stata ferita, lacerata , o corrosa. Ho fatto rimarcare

(f) , che 1' Aneurisma, il quale per qualunque delle indicate cagioni
formasi nel terzo inferiore , o nella metà della coscia , il più delle
volte diviene in breve tempo diffuso, mentre quello che si fa nella
sommità della coscia, e sino alla distanza d'otto dita trasverse sotto
dell'arco crurale, si mantiene per lungo tempo circonscrilto. Codesta
diversità di forma , à' estensione, c di celerità d'incremento fra l'A-
neurisma inferiore, e superiore della coscia dipende, come ho detto,
da ciò, che l'inferiore Aneurisma non è coperto che da una sottile
tela aponevrotiea del Fascialata, da un tessuto cellulare floscio, il
quale non oppone che una debole resistenza al sangue , che per la

(b) Chirurgiae efficacis. Part. II. Ennarratoiua .

(c) De usu Partiùm Kb. III. Gap. IX. Arteria namque insigni earura quac illic, in
femore, statutae sunt vulnerata, nullo pacto servami-.

(<ì) Eistero . De arteriae cruralis vulnero periculosissimo felicitar sanato Disscrt. §.
Vi. Imo si forte non nisi unicus arteriae cruralis truucus hoc in femore adesset, sicut
saepe observari solct, subinde ne ligatura quidem arteriae laesae ad sanandum hoc'ma-
lum sufiìcere .

(e) De sed. et causis morb. Epist. L. art. 12.

(f) Gap. TI. §. 3t.

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